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RC AUTO: NESSUN VANTAGGIO PER GLI ASSICURATI







Il 98 per cento del mercato assicurativo (63 compagnie) ha aderito al protocollo siglato tra governo, Ania e consumatori sul contenimento delle tariffe Rc auto,ha annunciato il ministro alle Attività produttive, Antonio Marzano, illustrando i risultati dell`intesa sottoscritta lo scorso 5 maggio.
“Le compagnie che hanno aderito al protocollo rappresentano il 97,7 per cento del mercato – ha spiegato Marzano – per un totale di 63 compagnie su 85 pari al 74 per cento delle società esercenti il ramo Rc auto“. Le assicurazioni che hanno aderito all`intesa si sono impegnate “formalmente“ ad un`autodisciplina tariffaria che prevede nella maggior parte dei casi un congelamento del costo delle Rc auto fino alla fine dell`anno. “Otto compagnie – ha precisato il ministro – si sono impegnate ad aumenti in linea con l`inflazione per una quota di mercato pari al 7,9 per cento, mentre le restanti compagnie (55), per una quota di mercato di circa il 90 per cento si sono impegnate al mantenimento delle tariffe per 12 mesi dalla data dell`ultimo aumento fino alla fine dell`anno“.
L’Intesa prende atto delle dichiarazioni del Ministro Marzano e delle compagnie di assicurazione impegnati nel contenimento delle tariffe, ma si oppone al provvedimento con un giudizio che critica la premessa stessa dell’accordo.
Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori infatti, come la maggior parte dei cittadini, ritengono che le compagnie, visti gli incrementi sconsiderati di questi ultimi anni, e gli aumenti del 7,7% realizzati negli ultimi mesi, come certificato anche dall’Istat, avrebbero dovuto effettuare una vera e propria inversione di tendenza iniziando una campagna di diminuzione delle tariffe e non una sorta di concessione per calmare le acque, mantenendo inalterate le attuali, folli, tariffe. E né sarebbe una vittoria (come qualcuno imprudentemente afferma) ma anzi un enorme regalo alle compagnie, se le tariffe fossero davvero scese del 4%, quando hanno subito solo nei primi mesi dell’anno aumenti del 7,7%!
A conforto di queste tesi, l’Intesa ricorda le parole del Presidente dell’Isvap che, preso atto della diminuzione del numero di sinistri, ha giudicato sovradimensionate le attuali polizze Rca.
L’Intesa quindi chiede al Ministero di spiegare le ragioni che hanno portato le compagnie ad effettuare aumenti del 30 per cento negli ultimi 18 mesi, quando si dovevano invece registrare diminuzioni tariffarie sia per effetto della diminuita sinistrosità che per il taglio di 1,5 punti apportato dal Governo al Fondo Vittime della strada, passato dal 4 al 2,5 per cento.
L’Intesa chiedendosi che fine abbiano fatto quei tagli e chi abbia incamerato quei 250 milioni di euro, aspetta fiduciosa risposte convincenti !






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