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RC CASA: L’ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA ANTICALAMITA’ COSTERA’ AI CITTADINI 150-200 EURO L’ANNO










L`articolo 40 della legge Finanziaria 2005 impone l`obbligo, per la totalità dei cittadini titolari di una assicurazione che copre dal rischio antincendio sulla casa, di pagare un premio supplementare che sarà superiore del 12-15 per cento al premio pagato per la polizza antincendio, che varia tra i 200 ed i 300 euro al metro cubo sul valore dei costi di costruzione e che Intesaconsumatori stima in 150-200 euro a famiglia all’atto della prima stipula per garantirsi contro i danni da calamità naturali.

Coloro che non hanno già stipulato un` assicurazione antincendio sull` abitazione, e che non accedono con la maggiorazione del costo anche alla copertura contro il rischio da calamità naturale, (una delle voci di costo più consistenti per l’erario, a causa dei cambiamenti climatici che hanno accresciuto i rischi di inondazioni, alluvioni, uragani, rischi sismici e vulcanici) lo Stato “esclude“ ogni intervento per i danni subiti in seguito ad eventi catastrofali: chi non si assicura quindi non avrà alcun contributo statale per la ricostruzione in caso di terremoti, neppure se si tratta dell’unica abitazione in cui vive costata sudore e sangue !

L`imposizione dell`assicurazione obbligatoria RC CASA per i cittadini e l’esclusione dello Stato da atti di solidarietà e responsabilità collettivi, rappresentano il tentativo di privatizzare interventi che devono essere pubblici, affidando ad mercato assicurativo, tra i più esosi e vessatori com’è quello italiano,la responsabilità dei risarcimenti: ma non ha insegnato nulla il fallimento del mercato e le politiche di cartello sanzionate dall’Antitrust l’obbligo della RC Auto ?

E mentre i rappresentanti dell’Ania hanno già messo le mani avanti, affermando (nei giorni scorsi) che in caso di terremoto o calamità di notevoli dimensioni,il sistema assicurativo non è in grado di farvi fronte (sull’esempio dell’obbligatorietà delle polizze alle casalinghe,dove esiste solo la certezza e l’obbligo di pagare il premio,mentre non è garantito il risarcimento dei danni), e che toccherà quindi allo Stato qualora si dovessero verificare eventi dannosi di particolare gravità l’intervento pubblico, Intesaconsumatori denuncia una clausola nascosta e scritta in caratteri minutissimi nei contratti,che esclude la copertura dalle garanzie assicurate di terremoti e/o calamità naturali.

Intesaconsumatori, individuando tale clausola assicurativa come vessatoria,chiede che sia eliminata già dagli attuali contratti !











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