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REFERENDUM: I CITTADINI VINCONO LA BATTAGLIA CONTRO L’ELETTROSMOG

La Corte Costituzionale ha deciso oggi sulla questione referendum: si farà quello contro l’elettrosmog, finalizzato ad evitare il proliferare di antenne selvagge e a difendere le proprietà private dei cittadini dalle installazioni di elettrodotti, promosso da una schiera di associazioni e comitati preposti alla tutela dell’ambiente.

Tra queste l’Icona, ossia l’Intesa dei consumatori per l’ambiente, di cui fanno parte ADUSBEF, CODACONS, FEDERCONSUMATORI, la LAUT i VERDI COLOMBA, la CASA DEL CONSUMATORE, i COMITATI ROMA NORD il MOVIMENTO PER LA PACE ALDO CAPITINI e tanti altri.

L’ICONA esprime grande soddisfazione per la decisione della Corte Costituzionale in merito al referendum sull’abrogazione dell’elettrodotto coattivo (che, come si ricorderà, mira a chiedere ai cittadini se vogliono eliminare la servitù d’elettrodotto, cioè l’obbligo di far passare i tralicci dell’energia elettrica sul proprio terreno, senza possibilità di contestazione), ma non condivide la posizione della Corte in merito a quello sui pesticidi. La decisione di bocciare questo referendum, sostiene l’ICONA, ci lascia perplessi e trova forse motivazione in un equivoco di comprensione del testo dello stesso.
Contro la bocciatura di tale referendum, fanno sapere le associazioni di ICONA, dopo aver letto le motivazioni verrà presentato ricorso per la revocazione della decisione negativa.

Così l’Avv. Carlo Rienzi (CODACONS) e Livio Giuliani, portavoce dei comitati promotori dei referendum, commentano la sentenza della Corte:
?Esprimiamo soddisfazione per il parziale successo ottenuto oggi sul fronte della tutela della salute dei cittadini, tuttavia restiamo critici per la decisione negativa sugli altri quesiti referendari presentati, la cui bocciatura dimostra una visione ristretta che favorisce l’industrie e le sostanze tossiche anziché favorire un ritorno alla centralità dell’uomo e uno sviluppo eco-compatibile?.

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