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REFERENDUM: RICORSO AL TAR CONTRO IL RIFIUTO DI PISANU DI MANDARE SMS PER IL VOTO REFERENDARIO






Non ha senso la motivazione del Ministro degli Interni relativa alla possibilità di inviare un sms agli elettori per il prossimo referendum, come avvenne in occasione delle elezioni di giugno 2004 quando, con un apposito decreto, si inviò a tutti gli elettori un sms ricordando i giorni e gli orari in cui recarsi alle urne.

Infatti ? sostiene il Codacons – è vero che l’elettore, come dice Pisanu, può e deve poter scegliere anche se astenersi e non andare a votare, ma proprio per poter scegliere liberamente e consapevolmente questa opzione deve sapere almeno che si vota.

Quindi l’sms potrebbe essere fatto così: “ti ricordiamo che il 12 e 13 giugno, dalle ore? alle ore? si vota per i 4 referendum sulla procreazione assistita. Ti ricordiamo che oltre a votare per il si o per il no si può anche decidere di non votare al fine di far mancare il quorum di validità al referendum“.

Contro la decisione del Ministro il Codacons sta valutando l’opportunità di ricorrere al Tar Lazio.

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