L’associazione ambientalista CODACONS è intervenuta in giudizio innanzi al TAR Lazio a fianco delle comunità cittadine e del comune di Civitavecchia per opporsi al ricorso proposto dall’ENEL contro la deliberazione del Consiglio Comunale di Civitavecchia n. 58/02 con la quale si indice per il prossimo ottobre un referendum consultivo tra la popolazione sulla trasformazione della centrale elettrica ENEL di Torrevaldaliga in centrale a carbone.
Il CODACONS che ha affidato la difesa al suo presidente avvocato amministrativista prof. Carlo Rienzi si oppone al ricorso dell’ENEL sostenendo che nessuno, e tanto meno l’impresa interessata, può impedire o tentare di impedire che una comunità cittadina esprima la propria opinione, senza valore reclusivo rispetto al procedimento, e con valore consultivo, su un problema tanto importante per la società civile e gli abitanti quale è quello di un enorme insediamento nocivo per la salute a carbone.
Il CODACONS ha inoltre messo il proprio ufficio legale nazionale a disposizione di tutti i comuni interessati annunciando che si impegnerà in tutte le forme e con tutte le forze per impedire un ulteriore scempio ambientale in una zona a vocazione turistica che vede la presenza già di ben due mega centrali e altri progetti distruttivi per l’ambiente.
?Se le popolazioni saranno compatte nel respingere questo assurdo quanto inutile tentativo dell’ENEL- ha dichiarato il Presidente del Codacons avv. prof. Carlo Rienzi- di aumentare i gas tossici e l’inquinamento dell’aria in una zona già pesantemente contaminata, la battaglia sarà vinta come avvenne tanti anni fa quando il Codacons riuscì a bloccare il nucleare nella zona?.
Intanto l’Enel che ha rifiutato con la nota n. rif. EP/P2002002798 a firma ing. Alfredo Inesi che ha rifiutato di fornire la documentazione della trasformazione all’associazione ambientalista sarà denunciato alla Procura della Repubblica per rifiuto di atti dovuti mentre si attende a giorni la fissazione dell’udienza dinanzi al TAR per l’acquisizione dei documenti richiesti.
L’ENEL ha giustificato il rifiuto sostenendo testualmente ??che la nostra società non rientra nell’ambito di applicazione del decreto legislativo 24 febbraio 1997 n. 39 ?attuazione della direttiva 90/313CEE, concernente la libertà di accesso alle informazioni in materia di ambiente?. Essa, infatti, -ai sensi delle nuove disposizioni sul mercato elettrico ed in particolare dell’articolo 1 del decreto legislativo 79/99- non è ricompresa fra le ?Autorità pubbliche? obbligate ?ai sensi di legge- a rendere disponibili le informazioni relative all’ambiente?.
Per informazioni tel. 06/3721573