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REFERENDUM SULLA SERVITU’ COATTIVA DI ELETTRODOTTO: IL COMITATO PROMOTORE COMMENTA I RISULTATI





Dodici milioni di italiani hanno partecipato al voto per l’abrogazione della servitù coattiva da elettrodotto: si tratta di una ampia espressione di dissenso nei confronti di una norma – quella che impone l’elettrodotto coattivo – che ha fatto il suo tempo e che ora il Parlamento è chiamato a sostituire.

Il Comitato Promotore prende atto dei risultati del referendum ma non arresta la sua battaglia: continueremo a lottare a fianco dei cittadini per l’energie rinnovabili, contro l’elettrosmog e per il controllo del territorio da parte degli enti locali ? dichiarano Carlo Rienzi, Michele Boato e Livio Giuliani.

Se dodici milioni di italiani hanno disobbedito ai partiti politici di destra e di sinistra che avevano rivolto l’appello per non andare a votare, allora è arrivato il momento di pensare a nuove forme di democrazia e incanalare la partecipazione dei cittadini che con il voto hanno preso coscienza dei propri diritti, in un movimento politico che, a prescindere dalle ideologie e dagli schieramenti, si batta per la tutela dei diritti, a partire da quelli relativi alla salute, all’ambiente ed ai consumatori.

Se infatti alla percentuale dei votanti (24% circa) togliamo quell’8% rappresentato dai cittadini che hanno espresso il voto su indicazione dei piccoli partiti che avevano sostenuto l’esigenza di recarsi alle urne, resterà un 16% di italiani che, come dimostrato anche in occasione dello sciopero della spesa, hanno votato per difendere i propri diritti, e sono pronti a essere rappresentati non più dai partiti politici, ma dalle associazioni consumeristiche e ambientalistiche. Questi dati affermano inequivocabilmente la possibilità di nascita di un nuovo movimento politico teso esclusivamente alla difesa dei diritti assoluti dei cittadini. Argomento che merita un’approfondita riflessione.

?Aver triplicato i voti rispetto ai piccoli partiti del ?SI? rappresenta un grande successo? ?
afferma il portavoce del comitato promotore Livio Giuliani ? ?ma per il quorum non raggiunto, oltre al centro-destra, anche i partiti di centro-sinistra devono assumersi le proprie responsabilità. Questi ultimi, invitando i cittadini a non votare, hanno utilizzato le stesse parole pronunciate da Mussolini nel lontano 1925??.
Il Comitato Promotore infine segnala le difficoltà di voto da parte dei cittadini italiani residenti all’estero. Dagli Usa, dalla Norvegia, dalla Spagna, dall’Australia, dalla Russia, ecc. molti cittadini hanno comunicato l’impossibilità di esprimere, come la legge prevede, il proprio voto durante questo referendum. Un fatto gravissimo che porta il Comitato Promotore a rivolgersi alla Procura della Repubblica di Roma, alla quale gira le numerose segnalazioni, affinchè apra un’indagine sull’accaduto adottando i provvedimenti necessari per il rispetto delle norme di legge e per il rispetto delle idee degli italiani, anche quelli all’estero.

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