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RICONOSCIUTO IL DANNO PATRIMONIALE AL CODACONS NEL PROCESSO SULLA DISCARICA DI CERRO







La sentenza del Tribunale di Milano, nel processo sulla discarica di Cerro Maggiore, ha riconosciuto per la prima volta in Italia il danno patrimoniale ad un’associazione di consumatori. Il Codacons, in qualità di rappresentante degli utenti, ha ottenuto un risarcimento di 5.000 euro.
Viene introdotto un principio nuovo, mai applicato fino ad ora: anche i consumatori sono titolari di un diritto al risarcimento. E’ il primo caso di class action, l’impostazione già utilizzata negli Stati Uniti nelle note cause contro le multinazionali del fumo. Si apre, quindi, un filone giurisprudenziale innovativo secondo il quale chi danneggia la collettività, paga.
L’Avv. Marco Maria Donzelli, Presidente del Codacons, l’ha definita: ?una storica sentenza, finalmente anche i consumatori vedono riconosciuti i loro diritti?. Da oggi le associazioni portatrici di interessi diffusi sono legittimate ad agire a tutela degli interessi collettivi, chiedendo il risarcimento del cosiddetto ?danno da Statuto?.
La condotta della quale sono accusati gli imputati nel processo di Cerro viola, infatti, i diritti e gli interessi dei consumatori e degli utenti ed è in palese contrasto con le finalità che il Codacons persegue ed intende tutelare, sia quale associazione di protezione ambientale riconosciuta sia quale associazione che si batte in difesa della legalità, a tutela della collettività.
Ora gli imputati dovranno risarcire anche il danno procurato agli utenti. E’ un riconoscimento del lavoro che il Codacons ha svolto in questi anni su questa vicenda, fin dal lontano 30 novembre 1995, quando l’Avv. Donzelli presentò un esposto alla Procura della Repubblica di Milano in cui si denunciavano le illecite condotte nella gestione della discarica ed il danno provocato all’ambiente e alla salute dei cittadini residenti a Cerro.

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