Se ieri era il giorno del grande rientro, dopo l’esodo estivo, oggi è la giornata delle proteste. In villeggiatura si cerca di salvare in tutti i modi la vacanza e spesso, pur di non rovinarsele definitivamente, si sopporta l’inverosimile, evitando di trascorrere il poco tempo a disposizione per fare denunce e compilare moduli. Non appena rientrati in città, però, la rabbia accumulata può trovare il giusto sbocco ed i propri diritti possono essere, finalmente, esercitati. Così oggi i centralini del Codacons sono andati letteralmente in tilt: centinaia di turisti chiedono come ottenere un equo risarcimento per i danni ed i disagi che hanno dovuto sopportare, mangiandosi il fegato per settimane. Anche se il Codacons consiglia sempre di inoltrare reclamo alle agenzie ed ai tour operator direttamente sul posto (in questo modo si possono chiedere soluzioni alternative per la prosecuzione delle vacanze), si hanno ancora 10 giorni per le proprie rivendicazioni. Chiunque non ha trovato quanto prospettato nel pacchetto turistico o ha riscontrato comunque delle inadempienze, ai sensi del D.lgs. 111/1995, può, infatti, chiedere il risarcimento dei danni subiti, inviando all’organizzatore del viaggio una raccomandata A.R. entro 10 giorni lavorativi dal rientro. Ricordiamo di conservare tutta la documentazione del torto subito. In tal senso possono essere molto utili le fotografie ed i filmini fatti (ad esempio in caso di alberghi e villaggi turistici inadeguati). Per qualunque dubbio rivolgetevi per sicurezza alle associazioni di consumatori (meglio se al Codacons ?). Di seguito le principali lamentele riscontrate: