Se ieri era il giorno del grande rientro, dopo l’esodo estivo, oggi è la giornata delle proteste. In villeggiatura si cerca di salvare in tutti i modi la vacanza e spesso, pur di non rovinarsele definitivamente, si sopporta l’inverosimile, evitando di trascorrere il poco tempo a disposizione per fare denunce e compilare moduli. Non appena rientrati in città, però, la rabbia accumulata può trovare il giusto sbocco ed i propri diritti possono essere, finalmente, esercitati. Così oggi i centralini del Codacons sono andati letteralmente in tilt: centinaia di turisti chiedono come ottenere un equo risarcimento per i danni ed i disagi che hanno dovuto sopportare, mangiandosi il fegato per settimane. Anche se il Codacons consiglia sempre di inoltrare reclamo alle agenzie ed ai tour operator direttamente sul posto (in questo modo si possono chiedere soluzioni alternative per la prosecuzione delle vacanze), si hanno ancora 10 giorni per le proprie rivendicazioni. Chiunque non ha trovato quanto prospettato nel pacchetto turistico o ha riscontrato comunque delle inadempienze, ai sensi del D.lgs. 111/1995, può, infatti, chiedere il risarcimento dei danni subiti, inviando all’organizzatore del viaggio una raccomandata A.R. entro 10 giorni lavorativi dal rientro. Ricordiamo di conservare tutta la documentazione del torto subito. In tal senso possono essere molto utili le fotografie ed i filmini fatti (ad esempio in caso di alberghi e villaggi turistici inadeguati). Per qualunque dubbio rivolgetevi per sicurezza alle associazioni di consumatori (meglio se al Codacons ?). Di seguito le principali lamentele riscontrate:
- Promesse non mantenute. Le promesse mirabolanti contenute nei depliant pubblicitari non sono rispettate;
- Annullamento improvviso del pacchetto turistico;
- Annullamento di prenotazione;
- Ritardi dei mezzi di trasporto (treni, aerei, navi ?) e problemi di coincidenze;
- Overbooking per i voli aerei;
- Revisione del prezzo di vendita del pacchetto;
- Stanze inadatte (troppo piccole, senza bagno in camera ?);
- Furti in albergo o negli autogrill;
- Smarrimento del bagaglio;
- Scarsa igiene negli alberghi;
- Cibo scadente;
- Operatori e animatori di intrattenimento di scarso livello;
- Rappresentanti locali degli organizzatori dei viaggi e accompagnatori incapaci;
- Mancanza di soluzioni alternative per la prosecuzione del viaggio. Se giunti a destinazione si riscontra che una parte essenziale dei servizi previsti dal contratto non può essere effettuata, l’organizzatore del viaggio avrebbe infatti, l’obbligo di predisporre adeguate soluzioni alternative. Purtroppo non sempre avviene.
- Inquinamento acustico: molti i turisti impossibilitati a riposare per schiamazzi notturni;
- Spiaggia a ridosso di scarichi fognari o fiumi inquinati;
- Problemi legati al maltempo (ad esempio allagamento del camping);
- Mancanza del portiere notturno e impossibilità a rientrare dopo una certa ora;
- Albergo (camping?.) troppo lontano dal mare e spiagge irragiungibili a piedi;
- Mancanza di posto auto interno;
- Altri problemi legati al mancato rispetto del contratto;
- Altri problemi legati alla scarsa qualità dei servizi forniti.