Il Codacons ha presentato oggi una formale diffida al Comune di Napoli, all’Asia Spa e ad Equitalia in merito alla grave vicenda dei rifiuti in Campania.
“Il Comune di Napoli e l’Asia spa da oltre due mesi non effettuano il servizio di raccolta rifiuti per motivi certamente non imputabili ai cittadini consumatori. Tale attività è sicuramente contraria alla normativa in tema di tutela ambientale e della salute dei cittadini, e viola palesemente l’art. 9 del regolamento comunale per l’applicazione della TARSU – spiega l’Avv. Giuseppe Ursini, Responsabile del Codacons di Napoli – Le conseguenze del mancato servizio di raccolta rifiuti sono visibili sulla stampa di tutto il mondo, causando anche un grave danno all’immagine della città e dei napoletani, per il quale avvieremo le dovute azioni di risarcimento”.
L’art 9 comma C del regolamento comunale sulla TARSU, prevede espressamente: ”Nel caso in cui il servizio, sebbene istituito ed attivato, non venga svolto in grave violazione di quanto stabilito nel regolamento del Servizio di Nettezza Urbana, la Tassa è dovuta nella misura del 40% del servizio”; lo stesso regolamento, tra le gravi violazioni, indica inoltre “il mancato rispetto della frequenza della raccolta, ove comporti l’impossibilità per gli utenti di usufruire dei contenitori per esaurimento delle loro capacità ricettive.”
“Il regolamento parla chiaro e non lascia spazio alle interpretazioni – prosegue l’Avv. Ursini – Per questo motivo abbiamo diffidato il Comune di Napoli nella persona del Sindaco, l’Asia ed Equitalia, a sospendere immediatamente l’emissione delle cartelle di pagamento relativamente alla TARSU fino a che non sarà determinato l’importo della chiesta riduzione del 40%, e ad annullare le sanzioni eventualmente illegittimamente irrogate, con la conseguente restituzione delle somme illegittimamente percepite, anche attraverso la pubblicazione di un apposito annuncio, che informi la collettività dei cittadini circa la possibilità di ottenere tale rimborso”.