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RIFORMA RC AUTO: MISURE INSUFFICIENTI!!






Le misure che il Ministro per le Attività Produttive presenterà per la riforma della Rc auto sono del tutto insufficienti. Le soluzioni per risolvere il problema del caro polizza, inaffti, saranno contenute in un collegato alla legge Finanziaria presentato entro il 15 novembre. Ma non convincono affatto il CODACONS. ?Con queste misure?, sostengono all’associazione di consumatori, ? gli automobilisti continuano ad essere trattati come carne da macello per le compagnie di assicurazione? . Il CODACONS non ci sta e rilancia le sue proposte per risolvere, nell’interesse dei consumatori e non delle compagnie, il problema della rc auto.



1) apertura del mercato ad operatori stranieri, rendendo il settore più concorrenziale a favore dell’utente che deve essere libero di rivolgersi all’operatore che pratica le tariffe più convenienti;


2) concessione da parte dell’ANIA della ?conciliazione? anche per le cause superiori ai £30.000.000;


3) creazione di una forma di assicurazione atipica, consistente in una fideiussione bancaria di valore pari al massimale previsto dalla legge, con inevitabile allargamento del mercato assicurativo grazie al coinvolgimento del settore bancario e finanziario;


4) predisposizione di una polizza tipo, obbligatoria per tutte le compagnie, a franchigia fissa di lire un milione e condizionata al possesso, da parte del richiedente, di opportune garanzie sotto forma di carta di credito o deposito monetario fruttifero;


5) agevolazioni finalizzate al superamento della figura dell’agente monomandatario, con la conseguente possibilità di avere, nelle varie agenzie, diverse compagnie e rispettivi prodotti da offrire alla clientela;


6) proibire la presenza nei Consigli d’Amministrazione delle compagnie d’assicurazione, di consiglieri di altre compagnie, con espresse limitazioni nell’acquisto di quote azionarie;


7) ampliamento dei profili da pubblicizzare periodicamente estesi anche a utenti di sesso femminile nonché ad assicurati di mezzi a due ruote;


8) divulgazione dei dati anche sul TELEVIDEO della RAI;


9) divulgazione degli stessi su quotidiani e settimanali.

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