Comunicato Stampa
Martedì 17 Maggio 2022
Cronaca Giudiziaria Lombardia
LA PROCURA DI MILANO HA DISPOSTO IL RINVIO A GIUDIZIO PER UN ESERCENTE COMMERCIALE INTENTO A VENDERE MASCHERINE CON MARCHIO CE CONTRAFFATTO
IPOTESI DI TENTATA FRODE NELL’ESERCIZIO DEL COMMERCIO
CODACONS: CONDOTTA DIMOSTRA VOLONTA’ DI METTERE A RISCHIO LA SALUTE PUBBLICA, PRONTI A COSTITUIRCI PARTI CIVILI NEL PROCEDIMENTO
Cronaca Giudiziaria Lombardia: La
Procura della Repubblica di Milano ha disposto il rinvio a giudizio per un esercente commerciale di Trezzano sul Naviglio con l’accusa di aver posto in essere atti idonei diretti in modo non equivoco a consegnare al pubblico mascherine chirurgiche e FFP2 recanti il marchio CE contraffatto.
L’accusa è quella di tentata frode nell’esercizio del commercio, reato punito dall’art. 515 del codice penale con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a euro 2.065,00.
La norma è particolarmente importante perché tutela e garantisce l’onestà e la correttezza negli scambi commerciali in un’ottica di tutela dell’economia pubblica, anche in considerazione del fatto che nel caso in esame si trattava di prodotti destinati al tutelare la salute del pubblico durante una pandemia.
Codacons: “Si tratta di un reato odioso, perché questi prodotti sono destinati a proteggere le persone dal rischio di contrarre un virus particolarmente pericoloso, con il Sars-CoV-2 che ha già mietuto migliaia di vittime nel nostro Paese, e tali mascherine avevano il rischio di contribuire alla diffusione dello stesso mettendo a repentaglio la vita delle persone – afferma il Presidente Nazionale del Codacons, Marco Donzelli – per questo motivo ci costituiremo parti civili nel procedimento penale a tutela della sanità pubblica.” chiedendo una somma a titolo di risarcimento per il pregiudizio patito.”
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