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“Risarcire i multati Quegli impianti sono una trappola”

SONO oltre un centinaio i ricorsi affidati al Codacons dagli automobilisti incappati nei T-Red di Vignola. Ma i cittadini arrabbiati, soprattutto dopo il sequestro dei due apparecchi avvenuto mercoledì da parte della guardia di finanza, sono molti di più. "Il Comune di Vignola dovrebbe sospendere le multe e rimborsare gli automobilisti ?  sostiene Alessandra Magnani, avvocato del Codacons ? Da quando è scoppiato il caso molte persone ci hanno chiamato per chiedere informazioni sulle multe ricevute e la seguente decurtazione dei punti". I T-RED di Vignola, oggi spenti per il sospetto che gli apparecchi siano stati montati dopo un’asta ‘combinata’, sono i più implacabili: "Ci sono casi in cui agli automobilisti è stata mostrata solo una fotografia che ritrae l’auto ferma allo stop con il semaforo rosso. Questo è ingiusto, visto che i fotogrammi devono essere due. I ‘fotunati’ che hanno ricevuto le due foto, invece, sono stati immortalati quando l’auto aveva già superato l’incrocio. Come si fa a sapere di che colore era il semaforo al momento dell’attraversamento della linea d’arresto?", si chiede il legale. UN ALTRO problema che riguarda i T-Red di Vignola è la durata della luce gialla. L’impianto di Brodano, cronometrato dal Carlino, è risultato essere una vera trappola, con il giallo che resta acceso solo 3.3 secondi. Secondo la finanza, infatti, le ditte che noleggiavano gli apparecchi ai vari Comuni coinvolti nell’inchiesta, avrebbero truccato i T-Red tarandoli su tempi del giallo minimi: le aziende, infatti, guadagnavano una percentuale sulle multe. "Se si facessero controlli capillari in tutti i Comuni della provincia ?  conclude Fabio Galli del Codacons ? emergerebbero molte irregolarità e non solo a Vignola. Oltre che sugli appalti, anche sulle tarature, i tempi del giallo e l’utilizzo degli strumenti".
 

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