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Rischiano la fame per essersi troppo indebitati

 E’ questo il titolo scelto dal Codacons del Friuli Venezia Giulia per la raccolta di fondi a favore di una famiglia friulana che si è indebitata a tal punto da non avere di che mangiare. I volontari dell’associazione hanno distribuito in 35 attività di Pordenone una cassettina che servirà a raccogliere un’offerta libera per aiutare la famiglia – padre, madre e tre figli – in modo anonimo. In pratica, i clienti degli esercizi pubblici che hanno deciso di ospitare la cassettina potranno versare una cifra che andrà alla famiglia italiana. Lo stesso avverrà a Udine. I beneficiari, italiani, sono una coppia con tre figli e uno stipendio di neanche mille euro il mese, frutto di lavori precari del capofamiglia. Gran parte delle entrate, infatti, se ne va per pagare gli interessi delle finanziarie alle quali la famiglia si è rivolta in questi anni e che si sono rivelate un boomerang. I debiti da saldare si aggirano sui 30 mila euro, una cifra immensa per queste persone. "Abbiamo deciso di intervenire soprattutto per dare una mano ai bambini – spiega Pierluigi Chiarla del Codacons, che ha promosso l’iniziativa – e aiutare i genitori a uscire da un momento difficile". Un primo intervento l’associazione l’ha già fatto acquistando generi di prima necessità che ha portato direttamente alla famiglia, residente a Udine. Ora però il tentativo di offrire un sostegno più cospicuo. Le attività della città che hanno aderito alla raccolta sono in viale Martelli Alba porte blindate, caffè Bon Bon ed edicola-tabacchi Polentarutti, Boranga tessuti, maglificio Viscosa, Dea lavasecco, Foto shop, Incisoria pordenonese, Antico Cervo, caffè Martelli, salone Riflessi, panetteria Follador Antonio, La Frutteria, Wally’s Bugs bar, Crozzoli elettroforniture, in via dei Molini Bottega del caffè e Canton arte e colori, in via Roma Fortunato uomo e Ricci e capricci, in piazza XX settembre Jean-Luis David, profumeria Sirene Blu, Paly life, Harry & Sons, bar Posta, libreria Minerva, Barcollo, e ancora panificio Panontin, lavasecco Maxi in via Damiani, parrucchiere Zanchetta Roberto, il Calice d’oro e il caffè Nuovo in via Mazzini. Anche i dipendenti di alcune banche hanno aderito: Unicredit e Banco popolare in via Mazzini, Banca popolare di Vicenza in viale Martelli. I clienti potranno dare il loro contributo sino a metà della prossima settimana. Il Codacons ha anche aperto un conto corrente intestato a Coordinamento di associazione per aiuti umanitari alla Banca popolare FriulAdria Credit Agricole di Udine.

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