Gli ipermercati baresi sono i più convenienti del Sud. E’ quanto emerge da un’indagine condotta da Altroconsumo che ha immaginato di fare la spesa in 657 punti vendita distribuiti in tutta Italia. Nel dettaglio dello studio dell’associazione, però, si scopre che fare la spesa a Bari per una famiglia vuol dire spendere una somma più alta del 22% rispetto a quanto accade a Firenze. è infatti il capoluogo toscano a meritare la maglia della città più conveniente nella spesa alimentare, in quanto presenta una maggiore offerta di ipermercati rispetto ad altri centri. A Bari, stando ai dati di Altroconsumo, una famiglia di quattro persone spende all’anno 6.787 euro per riempire il carrello e nella lista degli ipermercati più economici si piazza al primo posto l’Ipercoop di Santa Caterina. L’inchiesta dell’associazione ha realizzato poi una mappa dei punti vendita più convenienti della città: dopo l’Ipercoop, seguono il supermercato Coop in via Fanelli, Carrefour in viale Pasteur, Auchan a Casamassima e Conad Spendimeglio in via Serra. I baresi inoltre risparmiano quasi 400 euro rispetto alla media nazional, ma subiscono ogni anno aumenti sui prodotti di prima necessità che si attestano al 5,5%. Sulla definizione di città più conveniente le associazioni di categoria non sono d’accordo. Contro il carovita infatti Adoc, Federconsumatori e Codacons hanno organizzato per domani uno sciopero della spesa, invitando i consumatori baresi a non acquistare prodotti alimentari. Al contrario di quanto sostiene Altroconsumo, non sembra quindi possibile a Bari boicottare i rincari ed è per questo che le associazioni si uniranno per protestare. Dal Comune il gruppo consiliare Prc ha chiesto un incontro con l’associazione dei panificatori baresi, sollecitando anche l’ amministrazione comunale ad intensificare i controlli sui prezzi nei settori commerciali della città. In segno di solidarietà ai consumatori, la Coldiretti Puglia ha proposto nei tre Farmers market della Puglia, negli stand allestiti alla Fiera del Levante e nelle aziende agricole che effettuano vendita diretta, produzioni agroalimentari di qualità a prezzi scontati del 10%.