Una eccellente inchiesta del Messaggero analizza oggi la contorta questione delle auto blu, che in numero massiccio sono presenti nella capitale.
La stima per difetto parla di 15.000 tra scorte e auto di rappresentanza che ogni giorno circolano a Roma, e a beneficiarne sono un po’ tutti: assessori comunali, provinciali e regionali, capi di gabinetto, segretari generali, capi dipartimento, funzionari Asl, generali e colonnelli della Difesa, dell`Esercito, della Marina, dell`Aeronautica, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. E poi: Ministri, sottosegretari, parlamentari, magistrati, economisti, imprenditori, presidenti di municipio e anche i loro direttori tecnici e direttori amministrativi, capigruppo di partito, ecc.
?A farne le spese, nel vero senso della parola, sono i cittadini ? attacca Carlo Rienzi, Presidente Codacons ? infatti i costi relativi alle auto blu sono a carico dei contribuenti. Ma gli utenti subiscono danni anche di altro tipo: queste auto vengono spesso parcheggiate in malomodo (sulle strisce pedonali, in seconda fila o direttamente sui marciapiedi), determinando traffico e rallentando i mezzi pubblici. Possono poi utilizzare a loro piacimento le corsie preferenziali o quelle di emergenza delle autostrade, grazie alle ?ragioni di servizio? che evitano loro sanzioni da parte dei vigili urbani?.
?I cittadini non ne possono più delle auto blu, il cui numero è obiettivamente eccessivo ? prosegue Rienzi ? Il Governo Prodi aveva promesso un taglio in tal senso, ma al contrario ci sembra che il numero delle auto di rappresentanza aumenti di anno in anno?.
Il Codacons annuncia oggi la presentazione di un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica di Roma, in cui si chiede di aprire una indagine sulle auto blu presenti nella capitale, al fine di verificare l’effettiva necessità del loro utilizzo, e punire eventuali sprechi di denaro a danno della collettività.
L’associazione inoltre ha deciso di presentare una istanza d’accesso alla Presidenza dei Consiglio dei Ministri e alle altre istituzioni competenti, in cui si chiede formalmente di conoscere ? in base alla legge 241/90 ? l’elenco completo dei soggetti beneficiari delle auto blu, le loro qualifiche specifiche, i criteri seguiti nella distribuzione delle vetture di rappresentanza e le motivazioni che hanno determinato ogni singola assegnazione.