Natasha Tubelskaya è morta domenica mattina nel suo appartamento in via della Scrofa a causa di un incendio divampato nella sua abitazione forse in seguito ad un corto circuito o addirittura a causa di un mozzicone di sigaretta lasciato acceso. La vittima, disabile, non è riuscita a guadagnare l’uscita ed è morta soffocata.
La vicenda appare ancor più grave poiché, a quanto si apprende oggi, i soccorsi avrebbero subito ritardi a causa di alcune automobili parcheggiate in divieto di sosta.
Proprio queste vetture, forse assieme a delle fioriere della pizzeria attigua all’edificio nel quale si è consumata la tragedia, avrebbero impedito il passaggio delle autobotti.
Viene naturale pensare cosa sarebbe accaduto se quelle automobili fossero state parcheggiate in maniera corretta, in modo da non ostruire il passaggio dei mezzi di soccorso. Chissà se la vittima si sarebbe salvata?
Adesso sarà la magistratura a decidere. Il CODACONS infatti ha presentato oggi alla Procura della Repubblica di Roma una denuncia per concorso in omicidio colposo nei confronti di quegli automobilisti che, parcheggiando in modo selvaggio le proprie autovetture, avrebbero ritardato i soccorsi ed impedito il pronto intervento dei mezzi d’emergenza.
Il CODACONS chiede inoltre alla Procura di Roma di accertare eventuali responsabilità dei Vigili Urbani per la mancata rimozione dei veicoli in divieto di sosta. Si apprende infatti che in un anno, a via della Scrofa, sarebbero state elevate circa 200 contravvenzioni agli automobilisti scorretti. Dato che appare decisamente scoraggiante se si considera l’alto numero di infrazioni commesse in questa strada del centro storico, gran parte delle quali rimangono impunite.