Site icon Codacons Lombardia

Rotatorie, occorre maggiore educazione

 Rappresentiamo un gruppo di automobilisti che hanno notato un anomalo e scorretto utilizzo delle rotatorie di recente realizzate dal Comune per snellire il traffico cittadino. Nella pratica, l’accesso alla rotatoria è regolato dal dover dare la precedenza a chi proviene dalla sinistra ed è già circolante nella rotatoria (nella rotatoria si circola in senso antiorario). Chi circola nella rotatoria deve segnalare la propria intenzione di uscita dalla stessa con le «frecce» e, se la rotatoria ha due corsie, caso abbastanza frequente, deve segnalare con le «frecce» il cambio di corsia. Non abbiamo mai notato che alcun automobilista usi questa pratica, prevista dal Codice della strada e, nel caso del mancato rispetto, sanzionata con ammenda e perdita di 2 punti dalla patente. Nelle rotatorie sassaresi la prassi che abbiamo notato è l’immissione prepotente e a velocità sostenuta nella rotatoria, salto delle corsie per via del taglio repentino «a mo’ di chicane di F.1» e uscita finale dalla rotatoria. Il più delle volte, questo avviene con più automobili incolonnate, per cui immettersi nella rotatoria da altra strada risulta praticamente impossibile, a meno di atti di prepotenza per imporre il proprio diritto di precedenza sulla base dell’ordine d’ingresso. Suggerisco di verificare queste considerazioni in orari tipo le 8-9 e le 13 nelle rotatorie di via Predda Niedda e di via Carlo Felice. Quando si riesce a interrompere la fila d’immissione, si viene automaticamente «suonati», presi a male parole, additato come prepotente e maleducato. Questo fa capire che c’è parecchia ignoranza in materia di circolazione stradale: i diritti sono insindacabili, mentre i doveri sono soggettivi. Vorremmo che la circolazione nelle rotatorie fosse regolamentata dall’educazione stradale e perciò riteniamo che un vigile urbano potrebbe controllare il corretto utilizzo con l’ausilio degli strumenti in dotazione e poi applicare le sanzioni.  Mario Mastinu Michele Fanelli Abbanoa, le bollette sono troppo salate Poiché non mi è stato possibile avere risposta per telefono dal Codacons né da Abbanoa, vorrei chiedere attraverso il giornale per quale motivo la società «Abbanoa» invii i moduli di pagamento relativi ai consumi di 8-10 mesi. Ovviamente, più lungo è il periodo considerato, maggiore risulta il consumo e quindi l’importo da pagare, dal momento che la stessa Abbanoa ha stabilito delle tariffe diversificate a seconda dei metri cubi consumati. Tutto ciò può definirsi a mio parere un «furto legalizzato», ancor più censurabile in quanto va a colpire in particolare famiglie numerose e quindi più in difficoltà. Sarebbe molto più giusto che le letture dei contattori avvenissero mensilmente (al massimo ogni 2 mesi) o almeno si facesse pagare con una tariffa unica (ovviamente la più bassa).

Exit mobile version