Primo colpo di scena dell’estate: il Tar sospende il cantiere della Ederle 2, accogliendo il ricorso di Codacons e comitati. Il governo fa subito ricorso in secondo grado. Dopo quaranta giorni, il Consiglio di Stato ribalta il Tar e sblocca i lavori. Il Codacons e i comitati si rivolgono a un’altra sezione del Consiglio di Stato, che a fine agosto ribadisce: i lavori non vanno sospesi. Desta clamore la lettera del premier Berlusconi al sindaco Variati: "Non fate il referendum, il Dal Molin non è in vendita". Si torna davanti ai giudici. Questa volta i ricorrenti sono del comitato del Sì alla base, contrari al referendum. Il Tar del Veneto, però, respinge il ricorso. Il commissario governativo Paolo Costa conferma i suoi programmi e consegna agli Usa tutta l’area destinata alla costruzione della caserma americana. Ancora una volta il Consiglio di Stato ribalta quanto stabilito dal Tar. In via cautelare concede la sospensiva e blocca la consultazione. Fra meno di una settimana si torna al Tar, che questa volta dovrà pronunciarsi nel merito sulla legittimità del progetto della Ederle 2.