A poco più di un mese dal sì alla sospensiva decisa dal Tar del Veneto, il Consiglio di Stato rimescola le carte sul futuro della base Usa di Vicenza. Accogliendo il ricorso del Consiglio dei ministri e del ministero della Difesa, la nuova decisione ha di fatto capovolto la situazione delineata dal Tribunale amministrativo regionale, ridando fiato alle ragioni dei fautori del raddoppio della base americana. La Ederle 2 ha tutte le ragioni per essere fatta, sottolinea il Consiglio di Stato, perché “il consenso prestato dal governo italiano all`ampliamento dell`insediamento militare americano nell`Aeroporto Dal Molin è un atto politico, come tale insindacabile dal giudice amministrativo“. Nulla da eccepire neppure sull`aspetto formale del consenso, poiché il nullaosta della Difesa, spiega Palazzo Spada, “si inquadra nella procedura appositamente prevista per le attività a finanziamento diretto statunitense“. Il Tar del Veneto, viceversa, accogliendo il ricorso di Codacons ed “Ecoistituto Alex Langer“, aveva rimarcato proprio la mancanza “di una traccia documentale di supporto“ all`accordo tra i due governi.