Sabato prossimo è indetta una nuova giornata contro il carovita e lo scontro interno ai commercianti si infiamma. Due le iniziative. In piazza dei Frutti, l’associazione ComRes distribuirà gratuitamente latte e pasta in regalo; in quattro quartieri, invece, Rifondazione e Comunisti venderanno il pane al prezzo simbolico di un euro al chilo. «Saremo in piazza dal mattino con due ettolitri di latte e due quintali di pasta», ricorda Massimiliano Pellizzari, presidente dei negozianti del centro aderenti a ComRes «l’obiettivo è dare un segnale politico forte alla città». Ma non è tutto. «Abbiamo già preso accordi con quattro grossisti di alimentari», rivela Filippo Sadocco «e si sono dichiarati disponibili a venderci gli alimenti che stanno per scadere ad un prezzo politico. Prima della scadenza, noi li rivenderemo in piazza a metà del costo commerciale. Sceglieremo un sabato al mese, magari l’ultimo». Oltre al piccolo commercio, anche i neocomunisti si mobilitano. Sempre sabato, dalle 10.30 alle 13, sarà possibile acquistare il pane a un euro al chilo nei banchetti allestiti a Brusegana (accanto alla chiesa di Santo Stefano), all’Arcella (in piazza Azzurri d’Italia), nel rione Palestro (in via Monte Cengio) e alla Stanga (vicino alla chiesa Pio X). «Lanciamo una campagna contro le speculazioni», commenta l’assessore Daniela Ruffini «perché oggi anche i piccoli negozianti sono strangolati». Così vengono lanciati i Gap, gruppi acquisto popolari: «Abbiamo già raccolto 300 sottoscrizioni di persone disposte a unirsi e trattare il prezzo del pane direttamente con il produttore». I Gap sono appena comparsi in città e già si allargano alla provincia. «Questo sistema economico sta andando a rotoli e la gente è in grave difficoltà. Prezzi alle stelle nonostante scenda il costo delle materie prime, salari da fame, stipendi miseri», sostiene Ruffini. Tensioni nel commercio, si diceva. «Sotto il salone ieri c’era una montagna di gente e così in tutta la città. La situazione non è affatto drammatica, più spaventiamo la gente più si deprime. La crisi c’è, ma qualcuno la sta cavalcando per ragioni politiche»: parole di Fernando Zilio, presidente dell’Ascom, deciso ad opporsi ai "ribelli" senza troppi complimenti. «Siamo i primi a puntare alla correttezza dei prezzi», continua «pensiamo al Paniere con la Provincia e alla Spesa amica col Comune: tutti i nostri associati offriranno tre categorie di prodotti, magari proponendo tagli di carne diversa dal filetto per una spesa intelligente». Autocritica? «Non direi, ho rovesciato l’Ascom e mi sto comportando bene. Chi ci accusa non sa cosa significhi commercio. Regalare indistintamente è una provocazione che non serve a niente». E i consumatori? Le associazioni sono divise. L’iniziativa è solo spot, afferma Adiconsum. Mentre a fianco di ComRes si schierano Fulvio Cavallari dell’Adusbef e Maria Chiara Crivellati della Codacons: «Ottima iniziativa», dice quest’ultima «come al solito rileviamo l’ostilità di Zilio, che persevera ostinato contro chi è a favore dei cittadini ma non aderisce all’Ascom. Evidentemente non capisce l’importanza della solidarietà tra le persone e, perché no, tra associazioni». Infine, i comitati: «Ogni iniziativa di sollievo alle famiglie in difficoltà va applaudita» commenta Maurizio Meridi di sosPadova. «Bravissimi», rincara Denis Menegazzo del Pescarotto «non escludiamo un nostro contributo, con prodotti alimentari».