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SALA SCOMMESSA RIAPERTA DAL TAR

COMUNICATO STAMPA 15/10/2014

UFFICIO STAMPA CODACONS MILANO


SALA SCOMMESSA RIAPERTA DAL TAR

DURA PRESA DI POSIZIONE DEL COMUNE DI MILANO E DEL CODACONS: CONTINUEREMO LA BATTAGLIA CONTRO LE SALE SCOMMESSA E LE SALE SLOT IN TUTTA MILANO

APRIAMO A QUESTO PUNTO DELLE SALE SCOMMESSE ANCHE DENTRO LE SCUOLE, UNIVERSITA’ E GLI ORATORI

SENTENZA DEL TAR SCANDALOSA, E I MALATI DI LUDOPATIA SONO IN CONTINUO AUMENTO


Scandalosa decisione del Tar di accogliere la domanda di sospensiva della Sisal contro la chiusura decisa dal Comune di un centro scommesse in Viale Corsica 64. Ancora più scandalose sono però le motivazioni addotte dal Tar: “le scommesse sportive non possono essere assimilate ai giochi d’azzardo”!!

Come se si stesse parlando di due cose completamente diverse le une con le altre, dimenticadosi del tutto che le conseguenze e gli effetti sulle persone provocate dalla Ludopatia sono esattamente le stesse, assuefazione e gravi perdite economiche.

Qualche numero: secondo uno studio dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa, gli studenti che lo scorso anno riferiscono di aver giocato soldi e, nonostante una chiara legislazione restrittiva per i minori, almeno sulla carta, ma mai realmente rispettato in concreto, anche 630.000 mila under 18 hanno scommesso almeno 1 euro.

Le persone maggiormente a rischio sono i maschi, soprattutto i disoccupati e con un basso livello di istruzione, ma non bisogna sottovalutare il continuo aumento del fenomeno in Italia: in tre anni, dal 2008 al 2011, la percentuale di persone tra i 15 e i 64 anni che ha puntato soldi almeno una volta su uno dei tanti giochi presenti sul mercato (Lotto, Supernenalotto, Gratta e vinci, scommesse sportive, poker online, etc.) è passata dal 42% al 47%: circa 19 milioni di scommettitori, di cui ben 3 milioni a rischio ludopatia.

Codacons è a fianco del Comune per continuare la battaglia contro le sale scommesse, forti anche del nuovo regolamento edilizio che all’Art.13 vieta l’apertura delle sale scommesse a meno di 500 metri da scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali in ambito socio-sanitario, luoghi di aggregazione giovanile e oratori, strutture ricettive per categorie protette. Inoltre, sono indicati come ulteriori «luoghi sensibili» i parchi gioco, le caserme, gli ospedali e le cliniche, i luoghi di particolare valore civico e culturale come i musei e le sedi di associazioni di volontariato che si dedicano alla pubblica

 

Ufficio Stampa Milano  393/9803854

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