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“Saldi 2008, clamoroso flop“

La stagione estiva dei saldi può essere considerata “un vero e proprio fallimento“. Lo sostiene il Codacons, che per questo chiede al Governo un decreto per estendere la stagione degli sconti fino a Natale e minaccia un maxi-sciopero della spesa a settembre se non saranno abbassati i prezzi dei beni di consumo. Secondo il Codacons i numeri parlano chiaro: “Il calo delle vendite, che ha colpito indistintamente tutto il paese, ha determinato una diminuzione media degli incassi del 20 per cento rispetto ai dati registrati l`anno scorso, con picchi che hanno raggiunto anche il 50 per cento“. Numeri che rispecchiano la stagnazione economica in cui versa l`Italia, afferma il Codacons che, sottolineando la necessità di “rilanciare i consumi permettendo ai commercianti di proseguire con i saldi fino a Natale“, chiede che il Governo “si adoperi subito in questo senso con un decreto legge che ne regoli l`autorizzazione“. Inoltre, visto che i dati su inflazione e Pil “hanno già prospettato un terribile autunno per le famiglie italiane“, secondo l`associazione dei consumatori sono necessari “interventi immediati, primo tra tutti un ribasso generalizzato dei prezzi“. Altrimenti, promette il Codacons, “siamo pronti a dare battaglia e a realizzare già a settembre, con le associazioni dei consumatori, un maxi sciopero della spesa“. Anche Adusbef e Federconsumatori, nel fare un bilancio dell`andamento delle vendite in saldo per la stagione estiva 2008, parlano di “un vero e proprio crollo“. Stando ai loro calcoli “solo il 44 per cento delle famiglie italiane è stato coinvolto nei saldi“. La spesa complessiva delle famiglie italiane è stata di “2,3 miliardi di euro“, dicono le associazioni, pari a 220 euro per ogni famiglia e 80 euro per ogni singolo consumatore, cifre da “record negativo“, sostengono Adusbef e Federconsumatori. “Le cause sono note e sono dovute ad una perdita notevolissima del potere di acquisto delle famiglie“, aggiungono, tornando a chiedere “un abbattimento dei prezzi anche per l`inverno di almeno il 15-20 per cento e al Governo di mantenere i patti aumentando il potere di acquisto delle famiglie, contrariamente a quanto messo in opera finora, con una riduzione del carico fiscale delle famiglie a reddito fisso, lavoratori e pensionali per almeno 1.200 euro annui“.

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