Un po` una presa in giro affermare che fino a oggi i commercianti abbiano aspettato il via ufficiale per dimezzare i prezzi delle etichette e apporre il bollino con la percentuale da defalcare alla cassa – quest`anno più che mai, infatti, le regole non sono state rispettate – ma di certo possiamo annunciare che i ribassi non saranno più effettuati «sotto banco» (fino al 15 settembre).
In questo 2008, la stagione “low cost“ assume un significato particolare.
E non solo per i consumatori alle prese con le rinunce quotidiane, che secondo gli ultimi dati Istat (risalenti proprio a qualche giorno fa) hanno «tagliato» soprattutto beni non primari, come vestiti, accessori e calzature (che figurano infatti ai primi posti tra le vendite in forte calo), ma soprattutto per i commercianti di Catania e provincia, che stanno attraversando – così come hanno annunciato i rappresentanti di categoria – uno dei periodi più neri degli ultimi 25 anni. Una crisi che ha portato il sistema al collasso e che vede nei saldi «salvagente», un`ancora di salvezza per recuperare il terreno perso in questi ultimi mesi.
Ma nonostante i negozianti abbiano riposto tutte le loro speranze sui saldi di fine stagione, guardando alle previsioni effettuate dalle Associazioni dei Consumatori, la situazione non è delle più rosee: in Sicilia, infatti, si prevede un vero e proprio crollo degli acquisti, stimato in una riduzione del 25/30%. Sulla scarsa propensione a effettuare il classico tour dello shopping sfrenato, pesano sicuramente gli effetti del caro-petrolio.
«I saldi estivi in partenza proprio domani – spiega Tanasi del Codacons – faranno registrare una fortissima contrazione degli acquisti da parte dei cittadini. Gli effetti del caro-petrolio da inizio anno ad oggi sono stati pesantissimi in tutti i settori, dalle bollette agli alimentari, passando per i trasporti. Se a tutto ciò si aggiunge che i listini sono ancora eccessivamente elevati nell`abbigliamento come nelle calzature, la nostra previsione è di una riduzione degli acquisti tra il 25 e il 30% rispetto ai saldi estivi del 2007».
La spesa a famiglia dedicata ai saldi, dunque, non supererà i 120 euro – prosegue l`associazione – e solo il 50% dei consumatori potrà permettersi di usufruire degli sconti stagionali.
Non sono certo belle notizie per tutti coloro che hanno già dovuto fare i conti con le rimanenze degli anni passati e che hanno ridotto gli ordini delle merce in funzione del calo delle vendite. Aspettando i primi bilanci di questi saldi di fine “stagione“, che in realtà è cominciata da poco.