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SALDI ESTIVI: QUEST’ANNO SI SPENDERANNO 95 EURO A FAMIGLIA







Saldi estivi in partenza. Nei prossimi giorni in tutte le città d’Italia le vetrine dei negozi si riempiranno di offerte e sconti, ai quali però non tutti potranno aderire. In base alle stime di Adoc e Codacons, infatti, solo il 65% dei cittadini italiani acquisterà qualcosa approfittando dei saldi estivi, per una spesa media a famiglia di circa 95 euro. Si tratta di saldi al ribasso ? affermano i Presidenti Carlo Pileri (Adoc) e Carlo Rienzi (Codacons) ? che faranno segnare un calo degli acquisti compreso tra il 5% e il 10% rispetto allo scorso anno, a causa del ristagno dei consumi e del caro-vita che non accenna a placarsi.



Adoc e Codacons richiamano poi l’attenzione dei consumatori alle fregature, sempre in agguato quando si entra in fase saldi.

In questi giorni che precedono l`inizio di queste vendite straordinarie, andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo. Avrete così due possibili vantaggi: verificare l`effettività dello sconto praticato ed andare a colpo sicuro, evitando inutili code.

Alcuni commercianti disonesti, infatti, per invogliare il consumatore a comprare, sono soliti gonfiare il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all`acquisto. In rari casi il prezzo in saldo è arrivato ad essere identico a quello precedente. Per questo bisognerebbe sempre valutare la bontà dell’articolo in termini assoluti, guardando ad esempio l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche).

Altri consigli di Adoc e Codacons, per quando ci saranno i saldi:


1) Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Ma la grande novità è che non c’è più bisogno, come stabilito dall’art. 1495 del cod. civ., di denunziare ?i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta?. Il D.lgs n. 24/2002 ha stabilito, infatti, che il consumatore deve denunciare ?al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto?.


2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce ?Saldo? deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. E` improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.


3) Girate. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.


4) Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.


5) Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Un commerciante non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.


6) Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.


7) Negozi e vetrine. Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto ?in modo chiaro e ben leggibile? (Dlg n. 114/98). Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova“. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.


8) Prova dei capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.


9) Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.


10) Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi all’Adoc o al Codacons, oppure all’Ufficio Comunale per il commercio o ai Vigili Urbani.

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