I saldi invernali in partenza a gennaio faranno registrare ancora una volta un mezzo flop, come avvenuto negli ultimi due anni. Lo afferma il Codacons, che spiega: ?Prezzi nei negozi ancora troppo elevati e un caro-vita particolarmente sentito nel 2007, determineranno durante i prossimi saldi una ulteriore diminuzione degli acquisti da parte dei consumatori, i cui portafogli sono stati svuotati dagli aumenti di prezzi e tariffe registrati durante l’anno che sta per chiudersi ? afferma il Presidente Codacons Carlo Rienzi ? La nostra previsione è di una riduzione dei consumi del 5 ? 10% rispetto i saldi invernali 2007, con una spesa procapite che dovrebbe attestarsi attorno ai 125 euro, ma è bene rimarcare che solo il 50% dei consumatori potrà permettersi di usufruire degli sconti stagionali?.
L’associazione invita i cittadini a girare già da adesso per negozi e, una volta individuato qualche capo di abbigliamento o delle scarpe di gradimento, fotografarne con il cellulare il prezzo esposto sul cartellino in vetrina, per verificare poi i reali sconti praticati dai commercianti ed evitare fregature.
Ecco i consigli del Codacons per acquistare in tutta sicurezza durante i saldi.
1. Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Ma la grande novità è che non c’è più bisogno, come stabilito dall’art. 1495 del cod. civ., di denunziare ?i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta?. Il D.lgs n. 24/2002 ha stabilito, infatti, che il consumatore deve denunciare ?al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto?.
2. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce ?Saldo? deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. E` improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.
3. Girate. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l’ acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.
4. Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.
5. Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Un commerciante non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.
6. Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
7. Negozi e vetrine. Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto ?in modo chiaro e ben leggibile? (Dlg n. 114/98). Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova“. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
8. Prova dei capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
9. Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
10. Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure all’Ufficio Comunale per il commercio o ai Vigili Urbani.