La corsa agli acquisti in saldo non c’è stata ieri, primo giorno di ribassi nella Capitale. Complice anche la pioggia, al centro e nelle vie più commerciali è stato scarso per tutta la mattinata il viavai di gente interessata ad acquistare la merce in saldo, nonostante le percentuali di sconto particolarmente allettanti, 30% di media con punte del 50% frequenti nei negozi grandi firme. E a metà pomeriggio sono arrivati i primi timidi bilanci. Per Roberto Polidori, vicepresidente della Confcommercio Roma, si può parlare di «cauto ottimismo». «I primi segnali che ci arrivano dai nostri associati – dice – dimostrano ancora una volta che il pubblico ama particolarmente il periodo dei saldi». Più cauta la Confesercenti che imputa alla pioggia e alla crisi economica lo scarso affollamento davanti ai negozi. Mentre in via Cola di Rienzo la maggior parte degli esercenti ha lamentato una perdita di circa il 20% di incassi rispetto al primo giorno dei saldi dello scorso anno. «Colpa», a loro dire, dell’anticipo di una settimana di inizio svendite entrato in vigore con legge regionale. Lo stesso calo è stato registrato anche dal Codacons che non usa mezzi termini per definire «una brutta partenza quella di Roma per i saldi, con una diminuzione delle vendite del 20%». In realtà le file non sono mancate davanti ai negozi grandi firme: da Zara, Guess e Luisa Spagnoli, ad esempio, ma anche da Fendi in largo Goldoni, tra via del Corso e via Condotti. E pure fuori da Burberry, Prada e Gucci sempre in via Condotti. Tutti negozi che non hanno mancato di scontare i capi mediamente al 30-40 per cento con punte del 50% per Luisa Spagnoli e per la Guess, ma che accusano lo stesso un certo calo delle vendite dovuto, in particolare, alla diminuzione dei turisti in visita nella Capitale. Proprio le percentuali di sconto sono la vera novità di questi saldi invernali 2009: mai si erano registrate così alte dal primo giorno di svendite. E oggi si riparte con i ribassi. I negozi restano aperti, come accade per ogni prima domenica dei saldi, e terranno le serrande alzate anche il giorno dell’Epifania e domenica 11 gennaio, come disposto con un’ordinanza dall’assessore comunale al commercio Davide Bordoni, che ha accolto così la richiesta dei negozianti.