MILANO Non sono neppure iniziati, ma già si prestano a interpretazioni di segno diverso se non opposto. Parliamo dei saldi invernali, naturalmente, che partiranno il 2 gennaio da Napoli, Potenza e Trieste, per poi proseguire in tutte le città e regioni italiane fino ai primi di marzo. Secondo Confesercenti saranno circa 16 milioni le famiglie italiane che approfitteranno degli sconti di fine stagione: la spesa media sarà di 432 euro (pari a 173 euro pro capite), per un valore complessivo di 6,8 miliardi di euro, con un’incidenza del 19,5% sul fatturato annuo del settore. Secondo Adusbef, Federconsumatori e Codacons saranno invece solo 10,8 milioni le famiglie che andranno a caccia di saldi e spenderanno in media 317 euro (122 euro pro capite). Del resto anche i consuntivi delle spese natalizie, ancora prima delle previsioni sui saldi, erano di segno opposto. Secondo il Codacons i consumi sarebbero calati del 20%, mentre per Confesercenti c’è stata una sostanziale tenuta dei consumi, in particolare di quelli alimentari (anche se per un dato definitivo si dovrà aspettare il verdetto dei cenoni di Capodanno). Tra tutte le performance positive spiccano i risultati dell’export di spumante nei primi undici mesi dell’anno: +11% in quantità e +29% in valore. Un dato destinato a crescere se si considera che stando alle previsioni per festeggiare la fine dell’anno saranno stappate oltre 120 milioni di bottiglie italiane. «è stato un Natale molto positivo anche per il settore dei giochi, cresciuti, anche se non moltissimo, rispetto al 2007 – spiega Mauro Bussoni, vicedirettore generale di Confcommercio –. Sia per quanto riguarda gli articoli più tradizionali, sia per quelli high tech». Un dato confermato dalle grande catene dell’elettronica: le vendite del periodo natalizio sono andate bene (+4%), anche se non basteranno a salvare l’intero anno, che chiuderà comunque in calo. C’è però un dato su cui sembra esserci certezza ed è quello dell’e-commerce.Le vendite natalizie hanno stabilito nuovi record, in Italia come nella maggior parte dei Paesi occidentali, a partire dagli Stati Uniti: per Amazon – nel cui immenso catalogo figurano libri ma anche prodotti alimentari, giocattoli e abbigliamento – è stato il miglior Natale della storia. E per i saldi le cose potrebbero andare ancora meglio: i siti di e-commerce, soprattutto in Italia, possono approfittare della mancanza di leggi ad hoc e operano già, di fatto, in regime di liberalizzazione delle vendite scontate, un tema su cui è tornato nei giorni scorsi Renato Borghi, presidente di Federmoda, auspicando se non altro l’apertura di un tavolo sul tema. In attesa di regole valide per tutti, i retailer online si scatenano, a partire da Yoox.com, il più grande negozio di abbigliamento, accessori e oggetti di design europeo: sugli articoli delle collezioni autunno-inverno vengono praticate riduzioni del 40 per cento. Lo stesso vale per un altro sito italiano di grande successo, Luisaviaroma.com, che già da prima di Natale offriva sconti fino al 50% su un’ampia scelta di prodotti griffati.