Finisce in Tribunale lo scandalo dei giochi olimpici.
Pattini bollenti a Salt Lake City. L’ombra di complotti finalizzati a dirottare la medaglia d’oro per il pattinaggio di coppia verso la squadra russa si è abbattuta sui giochi olimpici.
Questi i fatti riportati dalla stampa: il capo della squadra olimpica francese Didier Gailhaguet avrebbe ammesso che qualcuno vicino al giudice francese Marie Reine La Gogne si sarebbe comportato in maniera scorretta, effettuando pressioni affinché la stessa giurata concedesse il suo voto alla coppia russa. Proprio la non brillante prova di questi ultimi avrebbe accentuato i dubbi sulla votazione. E la stessa Marie Reine La Gogne, in una riunione dopo-gara, avrebbe dichiarato: ?Ho ricevuto pressioni dalla federazione francese per votare così?.
Quali i motivi di questa pressione? Alla base di tutto potrebbe esserci una sorta di voto di scambio: i russi, infatti, dovrebbero restituire il favore ai francesi stasera, nella prova di danza, facendo vincere la coppia d’oltralpe. Tuttavia la faccenda appare assai più complessa. Secondo le indiscrezioni del quotidiano Toronto Globe and Mail la vittoria per la prova di stasera andrà agli italiani, per ricompensarli della sconfitta subita ingiustamente dai francesi a Losanna; argento ai francesi e bronzo ai russi. Ma non finisce qui. Secondo altre voci autorevoli per risarcire i canadesi della sconfitta di lunedì, verrà danneggiata la coppia italiana.
Al di là delle voci e delle indiscrezioni, ciò che appare grave sono proprio le pressioni che la federazione francese avrebbe fatto sulla giurata, e che ? se accertate – configurerebbero veri e propri reati, quelli cioè di corruzione e Frode in competizioni sportive, quest’ultimo disciplinato dalla legge 401/89.
L’art. 1 di questa legge infatti afferma: ?Chiunque offre o promette denaro o altra utilità o vantaggio a taluno dei partecipanti ad una competizione sportiva ?al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione, ovvero compie altri atti fraudolenti volti al medesimo scopo, è punito con la reclusione fino ad un anno e con la multa da lire 500.000 a lire 2.000.000?.
A rischiare quindi potrebbero essere sia la giurata francese, sia la Federazione che avrebbe condizionato il voto.
Il CODACONS e l’ Associazione Utenti Sportivi (aderente al CODACONS) hanno presentato oggi una denuncia alla Procura della Repubblica di Roma e al Comitato Olimpico Internazionale, ai quali chiedono di accertare, ai sensi di questa legge, le responsabilità di tutti i soggetti coinvolti e la sospensione dei giochi, almeno finchè non siano stati chiariti i troppi dubbi sulle votazioni. Se la magistratura dovesse accertare accordi preventivi tra le parti scatterebbe il più grave reato di associazione a delinquere.
Tutto ciò nella consapevolezza che, comunque si risolverà la questione, l’unico soggetto sconfitto sarà lo sport.