L’osservatorio per la qualità dei programmi tv ha ricevuto le proteste degli utenti televisivi italiani allibiti dall’incredibile esposizione mediatica del cantante Jovanotti. C’è chi parla di addirittura 38 apparizioni tv nell’arco di appena 7 giorni.
Ciò che lascia perplessi i consumatori è come sia riuscito il bravo Lorenzo Cherubini a piegare le reti televisive al suo volere, strumentalizzando i canali e cancellando la pluralità e la varietà dell’offerta televisiva. E lo zapping parla chiaro. Il telecomando si sintonizza su un determinato canale e c’è lui in camicia e pantaloni oversize a intonare ?Salvami?. Si cambia rete e c’è ancora lui, magari in un programma pre-registrato. Spegniamo la televisione per riaccenderla mezz’ora dopo e toh, chi becchiamo? Ma ancora lui a lanciare proclami contro la guerra. Da Panariello al TG dei ragazzi di Rai 3, da La prova del cuoco al Costanzo Show, da Cucuzza a Striscia la Notizia, da Marzullo a Magalli, da Le Iene a Cominciamo bene, da Vespa a Top of the Pops passando per le tv locali e quelle via satellite fino alla tv via internet. Un vero tour de force quello di Jovanotti, che ha saputo trasformare la tv nella sua personale agenzia pubblicitaria. La volontà e la libertà di scelta del telespettatore è stata quasi annullata, a danno della qualità complessiva di un’offerta televisiva che si impoverisce di giorno in giorno.
Nessuno critica il messaggio lanciato nella sua canzone, che può essere condivisibile o meno, ma è il suo strumentalizzare le reti televisive per meri scopi di marketing, in contrapposizione all’immagine freak che ha saputo costruirsi nel corso degli anni che suscita proteste.
E vediamo nel dettaglio come la pensano gli utenti. Per il 25% di coloro che ci hanno scritto Jovanotti è solo ?abile imprenditore musicale e non un cantante?; è ?retorico? per il 17%; ?utilizza la questione della guerra per guadagnarci sopra? per il 10%. Percentuali inferiori lo definiscono ?pubblicitario?, ?mercante?, ?ipocrita? e addirittura ?il Berlusconi della musica?.
Ciò che conta, alla fine, è constatare che della sua canzone e del messaggio incluso nel testo non resterà assolutamente nulla, cancellato dalla sovraesposizione mediatica che lo ha visto protagonista.
Lotteria Italia in fallimento?
Si rimpallano le responsabilità Monopoli e Rai sul fallimento delle vendite dei biglietti della Lotteria: è stata colpa di Panariello? O dei Monopoli?
Non è stata colpa di Panariello perchè la trasmissione è stata vista da moltissimi spettatori anche se meno della Carrà, ma non è stata colpa nemmeno dei Monopoli, in quanto il calo delle vendite è legato alla meccanica dell`abbinamento del premio al biglietto durante le molte settimane che precedono l`estrazione finale. Ossia mentre le altre lotterie non sono influenzate dal tempo di svolgimento e dalla trasmissione abbinata (anche se quando il Codacons fece la Lotteria Europea nel 1999 abbinandola ad un gioco attraente come il quiz sulle località protette dall`Unesco riuscì a triplicare la vendita di biglietti) quella Italia è legata proprio e solo al meccanismo di distribuzione PRIMA dell`estrazione finale. Il giocatore non compra il biglietto solo perchè la trasmissione è bella e se la vede tutti i sabati, ma perchè si diverte ed è coinvolto nella possibilità di vincere i premi settimanali e viene circondato, grazie a campagne dei mass media, da una tensione di interesse e di voglia di partecipare e vincere che deve essere ad un tempo facile e fruttuosa. Ma chi è che deve ideare e proporre un modulo di gioco settimanale attraente e capace di far vendere biglietti? E’ sempre la rete che presenta i progetti. E in verità quest`anno sia Mediaset, che RAI non hanno saputo esprimere idee valide in questo senso. Sarebbe necessario che si mettessero a pensare per tempo anzichè puntare tutto sul personaggio e sulla riuscita della trasmissione che porta soldi e tanti di pubblicità alla rete stessa, e tirassero fuori una idea in grado di portare non solo soldi di pubblicità ai network ma innanzitutto biglietti ai Monopoli e incassi allo stato. E se in questa ricerca di idee i monopoli si provassero a fare un bando pubblico di concorso europeo per idee nuove di giochi?
SARABANDA??Che beffa per i telespettatori. A cura di Marcella Taralli, Pres. Ass. Quizzistica Italiana Araba Fenice (tel. 0337/912703)
Per tutto il mese di dicembre Enrico Papi ha raccolto più telespettatori dei suoi 2 milioni abituali, perché ha incominciato con fare suadente a promettere per la puntata speciale del 31 dicembre giochi con in palio tanti tanti soldi. (Sono stati poi effettivamente vinti più di 50 milioni). Alle 20,30 ha invitato tutti a telefonare allo 0769-64337 (fortunatamente un numero normale e non di quelli mangia soldi) e a fornire i titoli di una terna di canzone diversa ogni sera. Poi il 19 dicembre alcuni di coloro che si erano riusciti a prenotare e a lasciare i tre titoli, sono stati chiamati dalla redazione. E’ stato chiesto loro di restare a disposizione vicino al telefono dalle 16 alle 21 del giorno 21. Probabilmente sono state sorteggiate più persone di quante hanno poi realmente giocato, perché in tanti sono rimasti inutilmente in casa, in trepida attesa di una telefonata che non è mai arrivata, neanche per avvisarli che i giochi erano ormai fatti e potevano ritenersi liberi. Un minimo di rispetto e di buona educazione verso i telespettatori non guasterebbe, ma ?figuriamoci!! Sarebbe pretendere troppo da una trasmissione che non si limita a questo ma che sembra continuare a beffarsi dei cittadini in maniera ancora più grave.Dal 23 dicembre Papi ha fatto sentire ogni sera un motivo e ha invitato tutti a indovinarlo o/e a segnarlo, perché sarebbe venuto un giorno a sorpresa il momento che quei motivi avrebbero fatto vincere un mucchio di soldi. Finalmente il 3 gennaio, giorno del decimo motivo, il tanto sospirato annuncio: ?Domani sera vi diremo come potrete vincere 100 milioni, se ci avete seguiti con attenzione?. Il giorno dopo, il 4, tutti in attesa del numero per telefonare ed ecco la sorpresa. Papi dice che sono stati sorteggiati dagli elenchi telefonici tre nominativi ai quali sono stati fatti ascoltare per telefono i dieci motivi ( a che pro allora l’invito a seguirli e a segnarli, se non con lo scopo di guadagnare una manciata di ascoltatori in più) e passa quindi in video le tre telefonate. E qui puzza di bruciato, a molti telespettatori sono parse finte e pilotate, ?come se venissero da dietro le quinte?, si spingono ad affermare addirittura alcuni telespettatori che hanno contattato imbufaliti l’associazione quizzistica. Ed ecco i particolari che fanno sorgere troppi dubbi::
1) Mancanza di un notaio in video;
2) Eccessiva sicurezza dei tre concorrenti che , guarda caso, sbagliano ognuno per un soffio una sequenza di dieci titoli non certo facilissimi, soprattutto per chi avrebbe dovuto ascoltarli per la prima volta solo a telefono;
3) Chiaramente il montepremi non è stato assegnato, forse perché di pura fantasia;
Se davvero tre persone ignare venissero contattate a sorpresa, sorteggiate dagli elenchi telefonici, siamo sicuri che la stesse siano capaci nel corso di una semplice telefonata di indovinare nove motivi musicali? Tutti esperti di musica gli italiani !!! Che caso eccezionale. Peccato che per una sottigliezza, in un caso un piccolo articolo, sia stata sfiorata l’assegnazione dei 100 milioni. Esperti di musica forse no, ma senza dubbio non stupidi gli italiani. Pare inoltre che il gioco verrà ripetuto nelle prossime puntate. L’Associazione Quizzistica italiana Araba Fenice chiede allora di poter partecipare, nella persona del suo Presiedente Marcella Taralli, alle operazioni di estrazione dei partecipanti, così da poter verificare la correttezza delle procedure e fugare ogni possibile dubbio su eventuali premi e concorsi ?fantasma?.
L’osservatorio per la qualità dei programmi tv è curato dal Dott. Antonio Tamburano, specializzato in diritto antitrust e delle comunicazioni, nonché componente esperto del CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti) del tavolo permanete sulla qualità dei programmi Rai.
Principali pubblicazioni:
– 1997 Multiculturalità e diritto. I “Principles“ di Unidroit: verso uno “ius comune“ del 2000
Fondazione Rui – UNIV- Italia – human progress and human rights- Bologna 7/2/97
-1998 I diritti dell’uomo nel diritto internazionale
Fondazione Rui ? UNIV ?Italia ? human progress and human rights – Bologna 7/2/98
– 2001 La distribuzione dell`era internet
Informatica Giuridica 2001 ? Editrice Simone ?