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SAN VALENTINO: NIENT’ALTRO CHE BUSINESS









Come tutti gli anni il 14 febbraio si festeggia San Valentino, la cosiddetta ?Festa degli innamorati?. In questo giorno milioni di persone si scambiano doni di varia natura, mettendo mano al portafogli per suffragare quell’amore che, evidentemente, ha bisogno di una prova materiale che ne sottolinei l’esistenza.

Molto probabilmente costoro non sanno di essere vittime di una tendenza imposta dal mercato e dai commercianti, gli unici, questi ultimi, che da San Valentino ricevono veramente un bel regalo.

Infatti da qualche giorno le pubblicità di oggetti da regalare per la festività di domani si ritrovano dappertutto. Cartelli pubblicitari, intere pagine dei quotidiani, tv, radio, ecc. E, come noto, la pubblicità spesso ha gli effetti desiderati.

L’Intesa dei consumatori stima in 800 milioni di euro, in Italia, il giro d’affari legato alla festa di San Valentino. Si tratta di una stima, ovviamente, per difetto. Ma vediamo la classifica dei regali che maggiormente verranno scambiati domani, con relativa spesa complessiva:


1) FIORI: in testa alla classifica ci sono i classici fiori (in particolare le rose rosse) che gli uomini regaleranno alle proprie donne in quantità industriale.
Spesa prevista 180 milioni di euro



2) CIOCCOLATINI: le varie marche fanno a gara per conquistare ampie fette di mercato pubblicizzando a tutto spiano i propri prodotti in confezioni speciali per l’occasione.
Spesa prevista 100 milioni di euro




3) PELUCHES: regalati in particolare dai più giovani, questi si trovano in tutte le dimensioni e spesso accompagnati da cioccolatini o fiori venduti in formato ?allegato?.
Spesa prevista 80 milioni di euro



4) GIOIELLI: chi potrà permetterselo regalerà alla propria amata il classico anello a coronazione del proprio amore. Molto gettonati orecchini, bracciali (per lui e per lei), collane, ecc.
Spesa prevista 50 milioni di euro



5) CELLULARI: ogni occasione è buona per cambiare il cellulare. E così nascono offerte specifiche per San Valentino che mirano a vendere due telefonini insieme da regalare (e regalarsi) nelle apposite confezioni per innamorati.
Spesa prevista 50 milioni di euro



6) VARIE: gadget, profumi, abiti, accessori ecc. che affollano le vetrine nei negozi diventano, per l’occasione, idee regalo ad hoc.
Spesa prevista 40 milioni di euro



Ovviamente, a tutto ciò, vanno aggiunti i milioni di sms che verranno spediti domani, che faranno sicuramente ai gestori telefonici il più bel regalo di San Valentino. Altri 300 milioni di euro, invece, verranno spesi per feste a tema, locali, discoteche, ma soprattutto cene in ristoranti e week end fuori città.




L’Intesa si rivolge infine a coloro i quali la festa di San Valentino proprio non la digeriscono. Pensiamo a chi l’amore l’ha appena perso, a chi è stato lasciato, a chi l’amore non l’ha mai conosciuto, a chi ce l’ha lontano, a chi è scappato, a chi, per un motivo o per un altro, sta soffrendo per amore.

Per costoro non deve essere certo facile aprire un giornale e trovarsi a tutta pagina la pubblicità dei cioccolatini da regalare al proprio partner, accendere la radio e sentir parlare di San Valentino, mettersi davanti la tv e assistere a programmi sull’amore, camminare per strada ed essere circondati da pubblicità pro San Valentino.

Sono forse loro le vere vittime di un evento imposto dai commercianti e dalla pubblicità, di una festa che è esaltazione dei sentimenti e, al tempo stesso, atroce assassinio degli stessi.






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