CATANIA – "Perché in Sicilia si punta all’eccellenza con strutture nuove e d’avanguardia e non si guarda alla quotidianità, che è alla base della prevenzione? Bisogna attendere due anni per una mammografia, 400 giorni per un elettrocardiogramma e una visita oculistica". A snocciolare questi dati è il segretario nazionale del Codacons Francesco Tanasi, che per "tutelare gli utenti della sanità regionale" ha istituito una commissione per "lo studio dei danni arrecati ai cittadini". Scopo della commissione è anche quello di "sostenere le ragioni dei cittadini stanchi del malfunzionamento di una sanità che non decolla" e di "verificare l’ammontare del risparmio per le casse regionali in seguito ai decreti taglia spesa". La commisione, inoltre, analizzerà le liste d’attesa per ciascuna Asl e avvierà "azioni legali risarcitorie per la mancata assistenza a migliaia di cittadini costretti ad attendere mesi per una visita specialistica". Tanasi infine denuncia "l’impossibilità di moltissime famiglie a far fronte a proprie spese a controlli o visite specifiche in strutture private, che si trasforma nella maggior parte dei casi nella rinuncia alla prevenzione".