IL Codacons ha presentato oggi la prima causa collettiva (class action) avviata da numerosi cittadini italiani negli Usa. Al centro dell’iniziativa legale la famosa questione del Vioxx e dei danni che il farmaco americano ha prodotto anche in Italia sui cittadini che ne hanno fatto uso. E’ la prima volta che cittadini non americani agiscono direttamente negli Stati Uniti, per ottenere milioni di dollari di risarcimento per i danni provocati da una società americana, la Merck, produttrice del Vioxx.
Alla presentazione della innovativa causa, avvenuta oggi a Roma, erano presenti alcuni cittadini che hanno vissuto il dramma del Vioxx e l’avvocato americano Kenneth Moll, di Chicago, legale specializzato in cause collettive per malasanità, che sta assistendo le ?vittime della sanità? italiane in questa clamorosa ?class action?.
Tra i casi umani più clamorosi illustrati oggi dal Codacons attraverso le testimonianze dirette degli interessati, troviamo quello di un cardiochirurgo romano che, dopo soli 4 giorni di assunzione del Vioxx ha subito un grave infarto.
Alla presentazione dalla causa era presente anche Federico Bucci, ex Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa del Codacons, criticando l’assenza della class action in Italia e il decreto legge in materia presentato in Parlamento che snatura l’essenza della class action e la rende lontana anni luce dall’istituto americano.
?Questa iniziativa legale ? ha affermato il Presidente Codacons Carlo Rienzi ? è solo la prima di una serie di collaborazioni tra il Codacons e gli studi legali americani, finalizzate a far ottenere ai cittadini italiani, attraverso la class action, milioni di dollari di risarcimento danni?.
Il Tribunale americano (Corte Federale dell’Illinois) davanti il quale è stata intentata questa causa – fa sapere il Codacons – stabilirà degli schemi di risarcimento, e in base ai danni subiti i cittadini italiani potranno automaticamente introdursi nei risarcimenti. Tutti gli interessati possono prendere contatti con l’associazione al numero 06/3724971.