Si chiude definitivamente la vicenda che ha visto contrapposti il Codacons da una parte e Tony Renis e Mogol dall’altra.
Come si ricorderà , in occasione del Festival di Sanremo 2004, condotta da Simona Ventura con la direzione artistica dello stesso Renis, il Codacons criticò fortemente la scelta dei cantanti in gara, poiché non vi erano “nomi di spiccoâ€, sollevando dubbi circa i tempi di selezione delle canzoni da parte della commissione esaminatrice, troppo ristretti rispetto l’elevato numero di candidature. Addirittura la Procura della Repubblica di Roma aprì una indagine per fare chiarezza sulla vicenda.
L’associazione, inoltre, contestava il fatto che Mogol avesse in gara almeno 2 brani musicali (oltre un terzo di cui non si aveva certezza) riportanti la sua firma.
A seguito di queste accuse, Tony Renis e Mogol denunciarono il Codacons per diffamazione, opponendosi anche ad una prima richiesta di archiviazione formulata dal PM.
Ora, il Gip del Tribunale di Roma Pina Guglielmi, ha rigettato tale opposizione, archiviando definitivamente la denuncia dei due e riconoscendo al Codacons pieno diritto di critica. Scrive il giudice nella sentenza:
“E’ priva di portata offensiva della reputazione la dichiarazione secondo cui difettavano nella manifestazione canora nomi di spicco poiché l’apprezzamento circa la qualità dei cantanti ammessi a partecipare alla manifestazione canora è espressione di una critica assolutamente legittima, sia nel merito, che nella forma, non essendo stati utilizzati toni ed espressioni inutilmente dileggiantiâ€.
Ma il Giudice riconosce anche al Codacons il diritto di sollevare dubbi circa le modalità di selezione dei cantanti in gara:
“La critica, certamente aspra e sardonica, al metodo di scelta delle canzoni contenuta nel comunicato appare legittima poiché… non si afferma che le canzoni non sono state ascoltate, ma che non sono state ascoltate “con l’attenzione che tutti i partecipanti certamente meritavano†e una siffatta affermazione, giustificata in relazione alla esiguità del tempo, non travalica, per le modalità in cui è stata espressa, i limiti di una legittima critica, tanto più perché proveniente da una associazione il cui principale scopo è la tutela dei consumatoriâ€.
“Renis e Mogol hanno ingiustamente accusato il Codacons di diffamazione – afferma il Presidente Carlo Rienzi – mentre le nostre critiche erano del tutto legittime. Ora non ci resta che chiedere ai due soggetti un mega risarcimento per i danni morali inflitti all’associazioneâ€.