Nella trasmissione di Italia 1 ?Sarabanda?, condotta da Enrico Papi, da qualche giorno partecipa come concorrente, un signore mascherato, che indossa parrucca e mascherina sul viso, al fine di rendersi irriconoscibile.
Il conduttore ha informato il pubblico che tale camuffamento è dovuto alle esigenze del partecipante, che non vuole farsi riconoscere per motivi di privacy. Ma lo stesso Papi ha anche aggiunto che nel corso delle puntate sarebbero state date informazioni sull’identità del concorrente.
A questo punto il Codacons e l’Associazione quizzistica italiana ?Araba Fenice? sollevano alcune domande: se il concorrente ha tanto paura di farsi riconoscere, che bisogno c’è di andare in una trasmissione televisiva seguita da milioni di telespettatori? E poi, se davvero il concorrente non vuole essere in alcun modo riconosciuto, perché dare informazioni giorno dopo giorno sulla sua identità?
Insomma, a molti è venuto il dubbio che questa sia solo una trovata per alzare l’audience e per piazzare un successore all’altezza del precedente (Valentina, ragazza cieca che ha sbancato il montepremi tenendo incollati al teleschermo milioni di cittadini).
Inoltre, fa notare l’Associazione Araba Fenice, consentire a un concorrente di camuffarsi lede palesemente i diritti di noi quizzisti. Infatti molti dei nostri associati vengono costantemente esclusi dalle trasmissioni tv a premi, poiché volti troppo noti. A questo punto fate mascherare anche noi così si risolverebbe il problema della notorietà?
Codacons e Araba Fenice concludono: il concorrente mascherato deve essere immediatamente mandato via da Sarabanda. In ogni caso le due associazioni hanno inoltrato un esposto all’Autorità per le Telecomunicazioni affinché faccia valere i diritti dei quizzisti e dei telespettatori.