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SARS : SI AFFACCIANO GLI INTERESSI DELLE MULTINAZIONALI DEL FARMACO














A dir poco assurda la proposta avanzata dalle pagine di alcuni quotidiani di sottoporre l’intera popolazione italiana al vaccino anti-influenzale, per evitare di confondere la normale influenza con il virus della Sars nei prossimi mesi freddi.

Assurda sotto il profilo economico (sulle spalle di chi graverebbe tale operazione?) ma soprattutto per i rischi legati ad una vaccinazione di massa. Il vaccino, infatti, presenta controindicazioni e in alcuni casi può risultare addirittura letale, cosicché va consigliato solo alle categorie a rischio indicate dall’OMS.
I rischi legati ad una vaccinazione di massa sarebbero quindi elevatissimi.

Ma c’è un`altra ombra che si affaccia sul caso SARS: gli interessi delle case farmaceutiche che producono i vaccini. Le multinazionali del farmaco, infatti, farebbero affari d’oro qualora dovesse divenire realtà l’idea del vaccino di massa fomentata da alcuni studiosi.

Il CODACONS quindi si schiera contro l’ipotesi di una vaccinazione di massa che trasferirebbe milioni di euro dalle tasche dei cittadini e del SSN a quelle delle case farmaceutiche. Per evitare l’affollamento degli ospedali e la confusione tra Sars e influenza, conclude il Codacons, non serve una vaccinazione collettiva, bensì potenziare la rete sanitaria nazionale e soprattutto utilizzare meglio i fondi per la ricerca indirizzandoli alla lotta alla Sars.

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