Insomma il costo dei carburanti diventa il giallo di fine estate.
Ieri sul punto è sceso in campo anche il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola che ai consumatori che hanno denunciato le «asimmetrie» tra i prezzi ha precisato che in realtà i costi sono «in linea» con quelli di aprile-maggio quando il prezzo del Brent era analogo a quello di oggi. Nessun allarme speculazione anche se, ha aggiunto Scajola, «non bisogna abbassare la guardia» e «un differenziale comunque esiste tra i prezzi medi italiani e i prezzi medi europei». II consumatori sono sul piede di guerra: se Adusbef e Federconsumatori parlano di «vergognosa speculazione» e di «un sovrapprezzo di 7-8 centesimi al litro», il Codacons ha chiesto l`intervento della Guardia di Finanza per controlli a tappeto nei distributori. Protestano anche le organizzazioni dell`autotrasporto e la Cna-Fita ha fatto notare l`assenza di Mister Prezzi nella vicenda. I petrolieri hanno però replicato: «Dai picchi di metà luglio ad oggi – ha riferito l`Unione petrolifera – il prezzo alla pompa dei carburanti è sceso di 10-12 centesimi al litro». Il petrolio in calo potrà sicuramente aiutare la ripresa di Eurolandia che ha negli ultimi mesi ingranato la marcia indietro. Anche se per la Banca centrale europea, che oggi tornerà a riunirsi e pubblicherà le sue nuove previsioni economiche, nonostante il rischio di recessione non è ancora ora di dare ossigeno all`economia tagliando i tassi d`interesse.
Questo nonostante Ieri Eurostat abbia confermato le sue stime «flash» sulla crescita del prodotto interno lordo: nel secondo trimestre 2008 il Prodotto interno lordo di Eurolandia si è contratto dello 0,2%, dando un deciso colpo di freno rispetto allo 0,7% dei primi tre mesi dell`anno.