Davvero singolare il caso capitato al sig. G.P., cittadino veneziano affezionato cliente della GEOX, famosa marca di calzature. A febbraio acquista un modello di scarpe Geox molto pubblicizzato (quelle, per intenderci, che respirano). A maggio le ripone poiché il modello è invernale per ritirarle fuori dall’armadio qualche settimana fa, all’arrivo dei primi freddi. Il mese scorso il sig. G.P. ha una brutta sorpresa: si accorge che la suola delle sue scarpe è letteralmente scarnificata, proprio in corrispondenza dei pedali del freno-acceleratore e della frizione della sua automobile. Improvvisamente torna alla mente del consumatore veneziano un altro paio di scarpe della stessa marca, che l’anno precedente aveva evidenziato lo stesso difetto: due buchi in corrispondenza del punto in cui la suola tocca i pedali dell’auto. Eppure G.P. non fa l’autista di mestiere e non guida nemmeno l’automobile per periodi lunghi. L’utilizzo della vettura è limitato al percorso casa-lavoro, della durata complessiva di 20 minuti al giorno. E’ possibile che 4 mesi di utilizzo delle scarpe possano distruggerne un paio costato 200.000£?
Il consumatore si rivolge allora al CODACONS che decide di tutelare il sig. G.P..
L’associazione a questo punto chiede ufficialmente alla casa treviggiana che produce le scarpe che respirano (la Nottington Italia di Biadene di Moltebelluna) di effettuare accertamenti per chiarire l’episodio e, nel caso, ritirare la partita di scarpe difettosa, oppure informare i propri clienti se queste scarpe non possono essere utilizzate da chi guida autovetture.