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Scatta il piano d`emergenza caldo

L`estate è arrivata ufficialmente da pochi giorni e già è emergenza per colpa delle alte temperature: colpi di sole, disidratazione, ipotensione. Con il termometro che tocca i trenta gradi è iniziata la corsa ai ripari dall`emergenza caldo. Nei pronto soccorso ci si prepara al solito arrembaggio estivo e già i primi casi sono arrivati. Si tratta di anziani, i soggetti più colpiti dal caldo assieme ai malati di cuore, ai diabetici, e a coloro che soffrono di bronchite cronica. I medici delle aree di emergenza sono già pronti con le procedure standard, alcune importate anche da Parigi dopo la tragica estate del 2003 che ha ucciso centinaia di anziani: flebo refrigerate e accoglienza immediata. Poi esami clinici per verificare lo stato degli elettroliti e somministrazione di farmaci appositi. Intanto, mentre i picchi di calore con le temperature che sfondando il record dei 35 gradi sono concentrati soprattutto al Nord, l`Ausl 6 di Palermo, in previsione di un peggioramento della situazione nel corso delle prossime settimane, mette in atto per il secondo anno consecutivo un piano di intervento per garantire ai soggetti più a rischio la giusta assistenza. Si chiama “Emergenza ondate di caldo estate 2008“ e oltre ad un servizio di “sorveglianza attiva“ per i pazienti anziani già in regime di assistenza domiciliare integrata e per i pazienti considerati “fragili“, segnalati come a rischio direttamente dai medici di medicina generale, quest`anno è stato anche attivato un servizio di cardiologia dedicato presso l`ospedale Enrico Albanese. Avrà il compito si assorbire la prevedibile impennata di richieste di assistenza soprattutto da parte dei più anziani. Contro il pericolo malori estivi, il segretario nazionale del Codacons Francesco Tanasi rivolge un appello ai medici di famiglia perché fin da oggi visitino, anche se non chiamati, i loro pazienti più a rischio, soprattutto anziani e persone che vivono sole. “I dati su malori e morti per il caldo parlano chiaro – dice Tanasi – Alle Ausl e alla Regione chiediamo dunque un aiuto concreto per queste persone, non soltanto delle generiche e troppo spesso inefficaci comunicazioni sui rischi“. E sul problema anche Federanziani lancia l`allarme e prepara un decalogo che elenca semplici regole di buon senso, come bere spesso, non assumere alcol, non uscire nelle ore centrali della giornata, indossare abiti leggeri e non interrompere o cambiare le cure contro l`ipertensione senza il parere del medico. Il numero degli utenti anziani che si presenta al pronto soccorso con sintomi di disidratazione, febbre alta, ipotensione, aumenta d`estate ma è presente durante tutto l`anno a causa di una serie di fattori, come un`alimentazione scorretta, una situazione ambientale non consona, come a volte capita nelle case di riposo, una scarsa assunzione di liquidi, medicine che a volte complicano la situazione. Il caldo fa il resto e gli anziani si presentano al pronto soccorso con i chiari sintomi della disidratazione. E col caldo non sono solo i malori a preoccupare: Flavio Cattaneo, l`amministratore delegato di Terna, ha scritto a due ministri del governo nazionale, all`esecutivo regionale e all`Enel definendo “elevatissima“ la possibilità di disservizi in Sicilia. Scatta così l`allarme black-out nell`isola, soprattutto in tempi di larghi consumi di aria condizionata e la Regione chiede all`Enel un forte impegno per scongiurare il rischio paventato da Terna.

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