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Schiuma rossa nel Cavarelli

Il responsabile della sede del Codacons di Sala Consilina, Roberto De Luca, ha denunciato in una nota l`inquinamento del fiume Cavarelli e della falda acquifera della zona. Un vero e proprio atto d`accusa, arrivato dopo una serie di rilievi e accertamenti che l`associazione che difende i diritti dei consumatori ha avviato autonomamente. Rilanciando, poi, i risultati dell`indagine. “ “Dopo fiumi di parole – si legge in una nota di Roberto De Luca – abbiamo effettuato noi stessi un appostamento documentato da foto. Avevamo notato che la domenica, intorno all`ora di pranzo o poco dopo, un striscia rossastra attraversava il Cavarelli, fiume martoriato anche dalla schiuma, che proviene da altri opifici del luogo. Alcuni genitori, arrivati al parco intorno alle 12,30, hanno portato via i bambini atterriti da quello che stava accadendo e dall`odore che promanava da quella sostanza sversata nell`acqua“. “ “Abbiamo anche il sospetto di che cosa sia quel liquido puzzolente che viene immesso nel fiume, – prosegue la nota del Codacons di Sala Consilina – perché assomiglia molto alla sostanza che è sgorgata dai nostri rubinetti per dieci anni e per la quale è stato richiesto pagamento a prezzo pieno, come acqua potabile, dal Comune di Sassano e dal Consac, la societá di gestione idrica della zona“. “ “Le immagini – prosegue la nota – sono state riprese nel Parco di Silla, all`altezza del ponte in cemento. Proprio sulla collina, sovrastante la condotta che immette sostanze chimiche nel fiume, vi è il pozzo dell`acquedotto ed, evidentemente, il collegato sistema di potabilizzazione delle acque del Consac Gestione Idriche Spa. Se due più due puo` ancora fare quattro, in questo mondo alla rovescia, dove le persone per bene sono delinquenti e viceversa, allora, nei rubinetti delle abitazioni di Silla e dintorni potrebbe semplicemente correre acqua depurata dalle sostanze ferrose che eravamo soliti notare nelle nostre case“. “ “Le acque, verosimilmente, verrebbero così semplicemente rese potabili – conclude il responsabile del Codacons – Si smentisca quanto diciamo. E, intanto, qualcuno prenda qualche sia pur timido provvedimento: uno di questi potrebbe essere quello di mettere in gattabuia il sottoscritto, perché non veda e non senta e non riporti a galla la veritá sui fiumi e sui lauti sollazzi di queste terre“. “ Una vicenda che è destinata a sollevare nuove polemiche.

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