Tutti gli amanti della neve stanno sicuramente preparandosi con sci e scarponi ad affrontare una nuova stagione sciistica, ormai alle porte. Purtroppo sotto la neve si nascondono delle vere trappole per il consumatore, che, abbagliato dal candore del paesaggio, non sempre riesce a far valere i propri diritti o a sapere di quali diritti può godere. Per fortuna è capitato che un volontario del Codacons, amante dello sci, abbia trascorso tutta una intera giornata su di un campo attrezzato di tutto punto per questo sport e, con spirito Codacons, abbia notato come l’organizzazione strutturale delle piste non era proprio realizzata secondo i principi della correttezza, trasparenza e buona fede nei confronti del contribuente più debole. Il nostro sciatore si è infatti accorto, una volta iniziato a sciare, che non tutte le piste agibili erano comunque accessibili: in particolare due piste, completamente agibili, erano riservate per una gara per bambini in occasione della befana, e l’altra esclusivamente riservata ai soli soci di un Club e chiusa a tutti gli altri sciatori ?della domenica?. Tutto questo nonostante avesse pagato l’intero prezzo dello ski-pass giornaliero. Per questa ragione che il Codacons ha convenuto la società che gestisce i campi sciistici al fine di vedere applicati i principi civilistici ma soprattutto per ottenere il più importante risultato di sensibilizzare la società convenuta ad adottare, con tutti gli utenti, un rapporto in cui vengano rispettati e riconosciuti i principi civilistici dei consumatori. E’ necessario precisare che, forse non tutti sanno, il contratto dello ski-pass prevede ?l’uso di tutte le piste in esercizio?, cioè di tutte le piste perfettamente agibili; per quelle agibili si intendono le piste aperte, sulle quali è possibile sciare; per piste ?chiuse? invece, si intendono quelle non agibili, per eventi o cause di forza maggiore come in caso di troppo vento, insufficienza di neve ect. E’ evidente che non possono certamente equipararsi o confondersi le due distinte situazioni di ?piste chiuse? e di ?piste aperte ma chiuse per alcuni sciatori?. Il Giudice di Pace ha riconosciuto allo sciatore un rimborso in via equitativa del pagamento dello ski-pass insieme al risarcimento dei danni. Per una volta lo ?Scivolone? non lo ha preso il consumatore.