Non si placano le polemiche sullo sciopero degli assistenti di volo che sta mettendo in ginocchio il trasporto aereo italiano.
Il CODACONS torna oggi a denunciare all’Ordine dei medici i due dirigenti medici (Falcone e Del Barone) che stamane hanno riempito i giornali di dichiarazioni attraverso le quali si difende l’operato dei medici che hanno rilasciato in massa certificati di malattia a oltre 1.100 assistenti di volo. Attraverso quelle dichiarazioni, inoltre, inevitabilmente si indica ai medici la strada da seguire per il rilascio di certificati poco veritieri?
?Le dichiarazioni del Presidente dell’Ordine Nazionale dei Medici prof. Del Barone e dell’Ordine di Roma dott. Falcone non sono credibili. E gettano discredito sulle capacità professionali dei medici? commenta il consulente medico del Codacons, Prof. Emilio De Lipsis.
?La realtà è che spesso i certificati vengono ?ordinati? per telefono o via e-mail e non pochi medici rispondono e compilano. Un medico capace e scrupoloso è in grado di capire se una persona simula una malattia nel 90% dei casi. Uno meno capace, ma pur sempre scrupoloso, nel 70%. E comunque nei casi incerti si può sempre o ricoverare d’urgenza o eseguire esami diagnostici nel giro di ore. Il fatto è che molti medici, specie quelli di famiglia, non vogliono perdere il ?cliente?. Non dimentichiamo che in Italia oltre 50.000 medici sono disoccupati. D’altra parte gli ordini professionali non controllano, tanto meno puniscono i medici compiacenti. Sono troppo occupati nel cercare di punire con provvedimenti disciplinari coloro che li criticano e che ne chiedono l’abolizione? ? conclude il Prof. Emilio De Lipsis.
Il CODACONS si rivolge inoltre alla Procura di Roma chiedendo di valutare gli estremi di concorso in truffa ai danni dell’Inps. Infatti, nell’ipotesi in cui i giorni di malattia presi dagli assistenti di volo si sommino ad altri già presi da hostess e steward, lo stipendio di questi non verrà pagato dalla compagnia di bandiera, ma dall’Inps, con grande risparmio per l’Alitalia. Risparmio enorme, sostiene l’associazione, determinato anche dal dirottamento dei passeggeri dei voli non completi verso altre compagnie.
Questa situazione di agitazione, infatti, potrebbe anche ? e sembra assurdo!- determinare beneficio economico alla compagnia, consentendole di tenere a terra i passeggeri di alcuni voli, cancellare le partenze meno convenienti e dirottare i passeggeri verso altre compagnie, riducendo i costi di volo.
L’Alitalia dovrebbe invece preoccuparsi di disporre visite fiscali a raffica per scovare gli assistenti di volo che hanno mentito sul proprio stato di malattia.