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SCIOPERO DEI FERROVIERI: IL NO DEL CODACONS






L’ondata di scioperi nei trasporti sta creando non pochi problemi ai cittadini italiani. Si prospettano due giorni bollenti sul fronte dei trasporti ferroviari, con le agitazioni proclamate dalle organizzazioni sindacali FILT-CGL,FIT-CISL, UILTRASPORTI, UGL,FAST,CONFSAL e SMA per il 14 e il 15 luglio.
E’ necessario tutelare i cittadini dai disagi che tali manifestazioni puntualmente provocano. A tal fine il CODACONS ha presentato oggi un ricorso d’urgenza al Tribunale di Roma, affinché le Autorità blocchino immediatamente lo sciopero dei ferrovieri previsto per i prossimi giorni. L’associazione, così facendo, non vuole porsi in contrapposizione al diritto di sciopero, previsto dalla Costituzione italiana, ma intende sottolineare la necessità che tali manifestazioni si svolgano con metodi e procedure diverse. Secondo il CODACONS, infatti, lo sciopero dei ferrovieri del 14 e 15 luglio,(come i fatti di questi giorni stanno a dimostrare), non arrecherà danno al datore di lavoro (nei confronti del quale dovrebbe essere diretto), ma solo all’intera cittadinanza ed ai milioni di passeggeri che resteranno appiedati. Sarebbe opportuno e ragionevole, continua il CODACONS, limitare la programmazione dello sciopero alle biglietterie e ai controllori dei titoli di viaggi, così da arrecare un danno economico al datore di lavoro (ciò che parrebbe essere l’obiettivo principale dello sciopero) evitando al tempo stesso di utilizzare i cittadini come ?ostaggio? al fine di ottenere miglioramenti contrattuali. Il CODACONS ritiene inoltre che l’invito della Commissione di Garanzia a riprogrammare lo sciopero debba essere considerato come ordine vincolante, in considerazione anche della situazione fatiscente dei trasporti italiani, non di certo in grado di far fronte ai milioni di utenti che ne faranno uso per l’esodo estivo.

Il ricorso del CODACONS mira, attraverso l’intervento delle Autorità, a far posticipare lo sciopero ad un periodo lontano dai giorni di esodo o di rientro dalle ferie, e a far precettare dal Ministero dei Trasporti, i lavoratori che aderiranno alle agitazioni indette dai sindacati. Si richiede inoltre un equo risarcimento danni a favore di quei cittadini che abbiano subito disagi dall’annunciato sciopero, nonché l’emanazione di un decreto d’urgenza che adotti i provvedimenti opportuni a tutelare, in queste situazioni, i diritti dei cittadini. Ora si attende la decisione del Giudice?

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