Per il Codacons, specie in considerazione della dichiarazione del capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, è evidente che la Commissione di garanzia sugli scioperi ha sottovalutato la portata della protesta. Per il Garante lo sciopero “é stato articolato in modo tale da consentire il funzionamento dei servizi alternativi“. La realtà è che si è trasformato in uno sciopero a scacchiera, in cui la diversificazione degli orari ha reso impossibile viaggi a lunga percorrenza.
Il Codacons, comunque, chiede al Parlamento un aggiornamento della normativa. La Legge n. 146/1990, infatti, ha ormai dimostrato da anni di essere inefficace per fronteggiare le proteste più sfrenate. Ormai o interviene la Magistratura, ipotizzando l`interruzione di pubblico servizio, ipotesi che spesso alla fine vengono archiviate a fronte di un vasto numero di contestatori, o la Commissione ha le mani legate.
Basti pensare che le sanzioni sono ancora quelle del 1990, e che per le organizzazioni dei lavoratori che proclamano uno sciopero illegale la multa massima, nei casi più gravi, è di 25.000 euro, una cifra ridicola che certo non può costituire un deterrente.
La probabilità che i tassisti romani alla fine restino impuniti, insomma, è molto alta. Ecco perché queste proteste illegali si diffondono sempre più ed ecco perché il Parlamento ed il Ministro del Lavoro devono intervenire.