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“Sciopero del biglietto”, no global condannati

Quattro mesi di reclusione e circa cinquemila euro di risarcimento.  A distanza di 4 anni questo il conto della giustizia per tre disobbedienti coinvolti nel blitz organizzato a margine della giornata dello "sciopero del biglietto" indetta dal Codacons il 10 gennaio 2004 con il "sabotaggio dell’Actv".Ieri il giudice monocratico del tribunale di Mestre, Barbara Lanceri, ha emesso la sentenza di condanna nei confronti di Fabio Trevisanato, Marco Filippone e Marisa Falco, imputati di danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio.La pubblica accusa, rappresentata dal pm Giovanni Zorzi, aveva chiesto una pena più lieve – tre i mesi di reclusione – unitamente al pagamento dei danni provocati che l’Actv avrebbe calcolato, appunto in almeno cinquemila euro.Oltre alle prove raccolte dagli investigatori, a incastrare i no global – ironia della sorte – anche un filmato che loro stessi avrebbero diffuso on line attraverso un sito dedicato e nel quale erano ritratti durante l’azione dimostrativa capeggiata da Luca Casarini che incitava i "suoi" con tanto di megafono: «Il problema riguarda tutti: taglio delle corse, riduzione del personale, precariato, costo e diritto di accesso al servizio»L’iniziativa di protesta era scattata a seguito di un venerdì un cui l’utenza Actv era stata vittima di gravi disservizi. Ma mentre l’associazione di consumatori invitava i viaggiatori ad acquistare i biglietti ma senza timbrarli, i "rivoltini" invece passavano alle vie di fatto mettendo fuori uso le obliteratrici di piazzale Roma imbrattandole di stucco e gesso. In serata in un comunicato stampa l’Actv riferì di "atti vandalici" attuati con violenza" annunciando querele. Ieri l’atto conclusivo del processo di primo grado

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