ALL’INIZIO c’è stato un disguido tecnico sugli orari, ma alle undici abbondanti, ieri in Piazza Italia, è scoccato lo "sciopero della pagnotta", con la distribuzione di volantini contro il carovita e pacchi di pasta di diversi formati, regalati anche agli autisti dei pullman. A firmare la protesta, tutte e nove le associazioni dei consumatori (tra cui Adusbef, Codacons, Federconsumatori, Confconsumatori, Acu), che all’inizio, però, non si erano capite sugli orari (e forse anche su alcuni punti delle richieste). Superati questi piccoli inconvenienti, i presidenti delle associazioni, tra cui Salvatore Lombardi della Confconsumatori, hanno ribadito che "quello del carovita è anche un problema di ordine pubblico. Oggi la grande emergenza non sono i problemi inerenti alla sicurezza o alla giustizia, ma il fatto che un pensionato riesca a comprare nella spesa quotidiana soltanto un frutto o una fetta di mortadella". L’invito che ieri era stato rivolto ai consumatori era quello di boicottare i prodotti che hanno registrato i maggiori aumenti. I rappresentanti delle associazioni, che in modo unitario hanno chiesto alle istituzioni regionali di tutelare il potere d’acquisto delle famiglie, hanno dato vita anche ad un sit in davanti ai Giardini Carducci, prima di essere ricevuti in Prefettura dal capo di gabinetto Rita Stentella e in Consiglio regionale dal presidente Mauro Tippolotti. Hanno aderito alla manifestazione anche sigle sindacali quali lo Spi-Cgil dell’Umbria, la Sinistra Universitaria Udu, la Cisl regionale. "L’Umbria è tra le regioni dove il caro vita sta pesando di più sul portafoglio della gente ? ha ribadito Alessandro Petruzzi presidente della Federconsumatori ? Il 10 per cento delle famiglie è sotto la soglia della povertà ed una spesa imprevista, anche di poche centinaia di euro, crea notevoli difficoltà". Tra le misure richieste dalle associazioni alle istituzioni: l’alleggerimento fiscale su salari e pensioni e l’abbassamento del 25 per cento dei costi di pane e pasta. Attesa anche la riconvocazione del Tavolo regionale sui prezzi, coordinato e voluto dall’assessore regionale Mario Giovannetti.