Finalmente! Erano anni che aspettavamo misure come la circolare di questi giorni emanata da Brunetta tese a ridurre l`assenteismo nella pubblica amministrazione e a regolamentare almeno un po` il lavoro all`interno degli enti pubblici italiani, luoghi di spreco per eccellenza. In questi giorni però sono sconcertato dalla reazione degli statali e dei sindacati, insorti solo perché l`esecutivo vuole avere giustificazioni reali alle innumerevoli assenze all`interno degli enti pubblici. Probabilmente sono stati abituati troppo bene finora e non hanno mai pensato a com`è trattato un dipendente nel privato. Mi chiedo poi curiosamente se i sindacati abbiano mai paragonato lo status dei nostri dipendenti a quello dei colleghi cinesi, a loro molto vicini ideologicamente, ma incredibilmente distanti per diritti sul lavoro; qualche incoerenza c`è pure al loro interno. Insomma, da un semplice provvedimento per rendere più efficienti e giusti i nostri enti, brillanti solamente nelle classifiche degli sprechi e dei disservizi, è scoppiato il finimondo. Atteggiamento tipico questo del nostro paese, dove si fa un gran baccano se qualcuno propone di prendere le impronte digitali ai bambini rom e non ci si accorge che per fare i semplici turisti (non gli immigrati o i nomadi) negli Usa, appena scendi dall`aereo ti prendono l`impronta digitale e ti fanno una foto. Questi i temi all`ordine del giorno in Italia dove tutti sono pronti solo a protestare e a “tentare di fregare“ l`altro invece di aiutarlo e rispettarlo. Ma la circolare di Brunetta al dipendente pubblico corretto, rispettoso e diligente sul lavoro che danno provoca? Se insegniamo ai bambini nelle scuole che le assenze non devono superare un certo numero di giorni in un anno, perché non applicare questo semplice principio nelle istituzioni pubbliche che tanti soldi dei cittadini sperperano? Che dire, infine, dell`iniziativa assai singolare del Codacons Fvg di istituire un blog per raccogliere le lamentele e segnalazioni dei dipendenti pubblici su cosa non vada nelle istituzioni in cui lavorano? Sarebbe indubbiamente più opportuno lasciare questo tipo di considerazioni ai cittadini, che ogni giorno assistono impotenti ai disservizi presenti negli enti pubblici. Loro sono i veri consumatori “cornuti e mazziati“: ricevono poco e pagano tanto! Giancarlo Turchetti.