In tempi di crisi, con le famiglie più attente alla spesa, il mondo degli agricoltori va incontro alle esigenze del consumatore. E così a Cernobbio, nella giornata conclusiva dell’ottavo Forum dell’agricoltura e dell’alimentazione, la Coldiretti, con tutte le associazioni dei consumatori, lancia i primi 130 mercati per la vendita diretta di prodotti locali e di stagione a prezzi calmierati. La nuova iniziativa prevede che in tutti «i mercati di campagna» si effettui uno sconto di almeno il 30% sul prezzo medio di vendita indicato quotidianamente per la stessa tipologia di prodotto dal servizio «Sms consumatori», attivato dal ministero delle Politiche agricole. In questo modo, gli imprenditori agricoli (vincolati ad un codice di comportamento che prevede anche l’espulsione in caso di mancato rispetto delle regole) intendono garantire ai consumatori non solo l’offerta di prodotti stagionali, locali, sicuri e di qualità, ma anche un vantaggio economico rilevante, grazie al taglio delle intermediazioni che gonfiano i prezzi. «I nostri mercati sono la dimostrazione di come nella forbice dei prezzi, tra produzione e consumo, ci sono ? ha spiegato il presidente della Coldiretti, Sergio Marini ? ampi margini da recuperare per garantire acquisti convenienti alle famiglie e per sostenere il reddito degli agricoltori». Da Cernobbio, quindi, arriva un’iniziativa concreta per accorciare la filiera che ha trovato anche l’appoggio del presidente del Senato, Renato Schifani. Nel suo intervento al Forum, Schifani ha infatti condiviso la proposta dell’organizzazione agricola invitandola a proseguire nella costruzione «di un sistema di accorciamento e razionalizzazione» per eliminare «distorsioni» determinate «dai troppi passaggi esistenti nel percorso che i prodotti percorrono dal campo alla tavola». E c’è già chi scommette sui mercati dei contadini. Il sindaco di Roma ed ex ministro delle Politiche agricole, Gianni Alemanno, ha annunciato l’intenzione di aprire, «nel giro di due anni, quattro mercati degli agricoltori e lavorare su un marchio che identifichi non solo la cucina, ma anche i prodotti romani». Per fare questo, Alemanno pensa a un patto di collaborazione tra agricoltori, commercianti e consumatori. L’iniziativa dei mercatini è piaciuta anche al presidente della commissione Agricoltura, Paolo Scarpa Bonazza Buora che, in qualità di imprenditore agricolo, ha annunciato nel corso dei lavori di essersi dimesso dalla Confagricoltura per passare alla Coldiretti. Ma contenere i prezzi significa anche tenere d’occhio gli imballaggi che nel carrello incidono fino al 40%, superando il costo del prodotto agricolo. Nei fagioli in scatola, ad esempio, la confezione pesa per il 26% sul prezzo di vendita, nei succhi di frutta in brick per il 20%, nel latte in bottiglia di plastica per il 10% e nella passata in bottiglia da 700 grammi per il 25%: un prodotto questo, il cui prezzo, secondo il presidente del Codacons Carlo Rienzi, la settimana prossima dovrebbe raddoppiare. Gli imballaggi gravano dunque sul portafoglio, ma anche sull’ambiente: a questo proposito è stato presentato il primo distributore di spremute fai da te, che può essere installato in mercati, negozi o supermercati. Uno strumento che gli agricoltori sperano possa replicare il successo dei dispenser di latte crudo presenti ormai in molte aziende italiane.