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Scontro fra jumbo tram .Terzo incidente in 8 giorni

Lo schianto in piazzale Baracca, 9 feriti. Paura e traffico bloccato Sotto accusa uno scambio. La dinamica dello scontro è la stessa dell’incidente di lunedì scorso in via Ripamonti Il fumo stavolta si alza in corso Vercelli, proprio all’imbocco di piazzale Baracca, e sono ancora passeggeri che urlano, negozianti che sentono il botto, escono spaventati in strada e vedono un jumbo tram piegato in due fuori dai binari. Accanto c’è l’altro tram, i segni dello schianto su un angolo, il carrello girato di 90 gradi e appoggiato sul pavé. Sono due mezzi della linea 16 che dovrebbero correre paralleli, in direzioni diverse, ma proprio mentre si stavano sfiorando, intorno alle 14 di ieri, uno ha svoltato all’improvviso e ha colpito in pieno l’altro. I feriti sono nove, nessuno grave. Lunedì della scorsa settimana, in viale Bligny, i passeggeri soccorsi sono stati 25. Ma la dinamica dell’incidente è identica. L’azienda indaga per capire se si sia trattato di un guasto o di un errore umano. Di certo il tram che viaggiava verso il centro ha continuato la sua marcia per oltre 11 metri dal punto dell’urto: significa che al momento di passare sullo scambio andava molto più veloce del consentito (le regole impongono di procedere a passo d’uomo per poter controllare a vista la situazione dei binari). Il danno di immagine per la ripetitività degli incidenti nelle ultime settimane rischia però di avere ripercussioni all’interno del management Atm. Sarebbe infatti molto a rischio la posizione di Roberto Massetti, direttore generale che la nuova dirigenza del presidente Elio Catania avrebbe preferito allontanare sin dal suo insediamento. Tra l’incidente di ieri e quello di lunedì 13 ce n’è stato un altro, giovedì scorso, con un tram deragliato in piazza Missori. E poi ancora la rete elettrica strappata in metrò due settimane fa, con un pezzo della linea verde bloccata per l’intera giornata. Il capogruppo dei Verdi in Regione, Carlo Monguzzi, segnala «la diminuzione degli addetti alla manutenzione, passati da 2.065 del 2002 ai 1.801 di oggi». Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in Comune, aggiunge che «se il presidente di Atm Elio Catania non ha un piano preciso per porre fine a questa vergogna, per noi può cambiare mestiere ».  A chiedere le dimissioni è anche il Codacons. E il deputato del Pd Enrico Farinone spiega che «il problema sicurezza sui mezzi non può essere demandato alla sola Atm». I soccorsi Ambulanze in corso Vercelli dopo lo scontro fra i due tram

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