Roma – 24 luglio 2008 – In relazione alla scorta di pompieri assegnata al Presidente della Camera, una scorta subacquea per accompagnare Gianfranco Fini nelle sue immersioni, il Codacons ha deciso di presentare un esposto alla Corte dei Conti. Nessuno vuole negare il diritto ad avere una scorta alle principali cariche dello Stato anche in momenti non necessariamente legati alle loro attività istituzionali, ma c`è un limite a tutto. Se allo scortato viene in mente di andare sul Nanga Parbat dubitiamo che lo Stato debba fornire una scorta. Lo scortato, infatti, deve rendersi conto di non poter svolgere qualunque attività come una persona qualunque, proprio perché è sotto scorta. Se poi fosse vera la denuncia dei sindacati dei Vigili del Fuoco, secondo la quale sarebbero penalizzati i soccorsi ai cittadini, il fatto sarebbe ancora più grave. Il Codacons annuncia quindi un esposto alla Corte dei Conti, in cui si chiede di accertare se vi siano state delle spese eccessive ed inopportune con conseguente danno erariale e se, nell`assegnare una scorta anche per questa anomala attività , ci si sia attenuti a parametri di legittimità e a criteri di economicità .